
La polizia dello Stato di Alagoas, in Brasile, avrebbe già raccolto la sua confessione. Secondo la ricostruzione diramata dai media locali, la coppia viveva nella città di Maceiò. Cicchelli aveva conosciuto la donna a Torino e si era trasferito con lei, nel Paese sudamericano. Clea Fernanda Maximo sarebbe stata arrestata dalla polizia brasiliana e in sede di interrogatorio ha dichiarato di aver ucciso il suo fidanzato almeno un mese fa e di aver tenuto il suo cadavere in casa durante tutto questo tempo. Dopo il delitto il cellulare della vittima sarebbe stato utilizzato solo per inviare messaggi con richieste di denaro ai parenti in Italia, che li avevano comprensibilmente insospettiti e chiedevano all’avvocato di poter fare una videochiamata per confermare che stava bene. Alla fine, la donna avrebbe ammesso di essere stata lei a inviare i messaggi dopo avere fornito diverse versioni contrastanti e poco attendibili.
In un primo momento avrebbe raccontato che Cicchelli era scomparso e che aveva lasciato il telefono a casa; successivamente che se n’era andato a San Paolo e poi fuggito in Colombia. La terza ed ultima assurdità raccontata voleva l’uomo coinvolto in una vicenda con la figlia di un trafficante di Maceió, bisognoso di soldi per fuggire. La famiglia di Cicchelli aveva tuttavia risposto alle richieste di denaro, e nell’ultimo mese avrebbe versato 5mila euro su un conto bancario brasiliano.
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