È ancora caccia al killer di Budrio. E non si potrebbe dare un’altra definizione a un uomo di cui, ancora oggi, non si conoscono i dati anagrafici ufficiali. L’esperto omicida avrebbe usato almeno una dozzina di identità nel corso della sua carriera da criminale. Al momento, cosa si sa sul killer di Budrio? Nel mezzo con cui è fuggito dal Bar in cui ha compiuto l’omicidio sabato scorso, il Killer di Budrio ha lasciato una serie di elementi utili per gli inquirenti. Si va dagli avanzi di mela al giubbotto mimetico, dalla bici con la quale era solito aggirarsi, al materasso dove potrebbe aver dormito nelle notti di latitanza. Ma la Procura per il momento ha un solo obiettivo: avere i risultati certi sulle impronte digitali. Solo così, del presunto Igor Vaclavic si potranno avere informazioni più concrete riguardo alla vera identità.
—> Omicidio del barista a Budrio: cosa sappiamo
L’uomo dagli occhi di ghiaccio, infatti, avrebbe usato nel corso degli anni almeno una dozzina di identità. Igor il Russo, come è stato inizialmente etichettato il Killer di Budrio, è indagato, in ordine cronologico, per vari assalti a ville a Ferrara tra il 2007 e il 2015, una rapina al metronotte nella stessa zona, lo scorso 29 marzo, poi per l’omicidio di un barista a Budrio (Bologna) il 1 aprile, infine per l’uccisione di una guardia giurata e il ferimento di un’altra a Portomaggiore, il ricercato ha ora una doppia identità. Gli altri nomi di Igor Il Russo? Secondo gli inquirenti sarebbe anche Vaclavic, nome palesemente falso. C’è poi il nome di Ezechiele Norberto Feher con il quale ha aperto anche una pagina Facebook, dove ha postato una foto di smeraldi il 16 marzo scorso.
—> Tutto sul mondo delle news
Tullio Del Sette, comandante Generale dell’Arma, ha dato qualche indizio in più: “Il killer è di Sobotica dove è ricercato anche per violenza a danni di una donna – ha detto Tullio Del Sette – sono qui per salutare i carabinieri impegnati nelle ricerche e anche tutti coloro che stanno lavorando in una zona non facile che il killer deve aver imparato a conoscere bene nel corso degli anni.”