«Ho sentito il terremoto anche a casa mia. – così Kledi Kadiu, ballerino albanese ormai italiano d’adozione, racconta il sisma in Albania – Mi sono svegliato di soprassalto e ho chiamato immediatamente i miei genitori che vivono a Tirana. La città dista solo 30 chilometri da Durazzo. Stanno bene, ma la paura è stata enorme. Molte persone, da ore, vivono per strada per timore di nuove scosse». Si trovava a Rimini, Kledi, dove da anni vive insieme alla famiglia. E anche lì il terremoto che ha colpito l’Albania nella notte tra il 25 e il 26 novembre 2019, si è sentito chiaramente.
Kledi Kadiu su terremoto Albania: «È una situazione spaventosa»
Il pensiero del coreografo e primo ballerino – noto al pubblico per programmi come Buona Domenica e Amici di Maria De Filippi – è subito andato ai familiari rimasti in Albania. «I miei genitori – ha raccontato, così come riporta Il Resto del Carlino – mi hanno confermato che Durazzo è stata duramente colpita. Distrutta per quasi la metà. È una situazione spaventosa. Quello che è accaduto sembra quasi un fenomeno contro natura. Si tratta di fenomeni non previsti e per questo non governabili». Una scossa di magnitudo 6.5, ricordiamo, che ancora conta vittime e dispersi. All’indomani del terremoto la preoccupazione di Kledi vuole, dunque, trasformarsi in aiuto concreto.
«Dovevo partire per Tirana per tenere uno stage di danza…»
«Dovevo partire per Tirana per tenere uno stage di danza. – ha riferito il ballerino che continua a mantenere i rapporti con la sua terra – Ho dovuto annullare tutto all’ultimo momento. Ma ho solo rimandato l’appuntamento. – assicura – E quando sarà, spero prestissimo, il ricavato delle mie lezioni sarà interamente devoluto al mio Paese». Anche la mobilitazione dell’Agimi Rimini, associazione italo albanese, è stata immediata: «Già in mattinata – hanno reso noto – ci siamo sentiti per fare il punto delle necessità in patria e chiedere aiuto ai loro concittadini: in Albania presso le zone terremotate i collegamenti telefonici ci sono, ma in alcune zone manca la corrente elettrica e gli ospedali ne soffrono particolarmente. A Rimini e in provincia sono oltre diecimila i residenti di origine albanese».