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La Neurobiologia dei Sogni: Dream Recall

14/01/2013 12:31 - Aggiornamento 26/06/2013 12:19

In media una persona può fare dai 3 ai 5 sogni per notte, ognuno dei quali può durare da pochi secondi fino ad anche venti minuti, e diversi studi concordano nell’affermare che è più facile che una persona riesca a ricordare cosa stava sognando se si sveglia durante la fase REM del sonno.

i sogni

Inoltre, i sogni tendono a farsi più lunghi via via che il periodo di sonno si estende ed in media circa il 20% del tempo dedicato al sonno viene passato sognando. Ciò nonostante, non è assolutamente certo che una persona ricordi i propri sogni al risveglio, tanto che è piuttosto comune incontrare soggetti che sostengono di non sognare affatto, o per lo meno di non essere mai riusciti a ricordare un solo sogno.

La capacità di ognuno di ricordare un sogno è influenzata da molteplici parametri, tra cui sesso, età e differenze caratteriali. Già nel ’65, Schonbar elaborò la così detta “teoria dello stile di vita”, secondo cui le persone più introspettive, indipendenti e creative ricorderebbero i sogni più spesso dei soggetti estroversi e con una bassa immaginazione.

Non è poi stato possibile confermare in modo convincente questa ipotesi, ma altri parametri sono stati fortemente correlati alla capacità di ricordare i sogni, in particolar modo l’età, il cui avanzare incide negativamente su questa nostra abilità.

Negli anni, gli scienziati hanno poi cercato di definire cosa accade al nostro cervello mentre sogniamo e quali sono i parametri che possono influire sulla nostra capacità di ricordare i sogni, creando una mappa del processo di dream recall (ricordare i sogni, ndr).