Il 15 aprile 1989 allo stadio Hillsborough di Sheffield si doveva giocare la partita per la semifinale di FA Cup tra Nottingham e Liverpool allo stadio erano attese migliaia di tifosi di entrambe le squadre. I sostenitori del Liverpool arrivati a Sheffield con i pullman erano in ritardo perché rimasti imbottigliati nel traffico. Alle 15,00, pochi minuti prima dell’inizio della partita in centinaia si accalcavano ancora fuori dallo stadio e chiedevano di entrare. La polizia decise di aprire il Gate C dello stadio, l’idea si rivelò disastrosa. Il Gate non era dotato di tornelli e una folla di centinaia di persone di riversò lungo il perimetro del campo percorrendo un tunnel lungo e stretto per arrivare al Leppings Lane, il settore loro assegnato, a sinistra della tribuna centrale dello stadio. Il flusso di gente era così enorme che decine di loro rimasero soffocati e schiacciati, così ci hanno raccontato per molti anni. 96 morti, 800 feriti, tutti del Liverpool, che cambiarono la storia del calcio e dell’Inghilterra.
Nei giorni seguenti il giornale inglese più diffuso dell’isola, il The Sun, pubblicò un’inchiesta voluta dal Governo, come rivelerà molti anni dopo l’allora direttore del tabloid, in cui si raccontava di tifosi violenti che avevano fatto atti di sciacallaggio sui cadaveri e che addirittura avevano urinato sui morti. Insomma quella classe di società inglese da riformatorio e antigovernativa che la Thatcher promise di sconfiggere trasformando la sua nazione in uno stato esasperatamente liberista. Dopo la Lady di Ferro, Tony Blair sulla stessa scia. Negli stadi, in seguito alla tragedia, verranno stabilite nuove norme: tornelli di sicurezza e divieto di posti in piedi. Si impone la ristrutturazione degli impianti sportivi, le società a corto di denaro si rivolgono alla televisione. Da allora il calcio diventa televisivo, i fatturati delle società lievitano e i costi dei biglietti sempre più alti impediscono alle classi più deboli di far parte delle tifoserie. Nasce il famoso modello inglese, caratterizzato dalla calma irreale sopra gli spalti e atti di violenza intorno: nei parchi e nei parcheggi vicini. Il racconto calcistico fatto attraverso le telecamere anziché dall’occhio umano ha i tempi dei talk show e gli argomenti sono il gossip, il mercato, i soldi più della gesta sportive.
Una nuova inchiesta sulla “strage di Hillsborough”, iniziata in seguito ad una petizione popolare con la quale si è ottenuto la desecretazione degli atti della polizia, ha rivelato una verità occultata, inimmaginabile: cariche della polizia hanno provocato la compressione dei poveri tifosi del Liverpool, i medici hanno falsificato gli esami del sangue dei cadaveri, persino quelli dei bambini per dimostrare che erano ubriachi e infine molti delle persone per terra si sarebbero potute salvare poiché non in asfissia irreversibile. Venticinque anni dopo i tifosi del Liverpool domenica scorsa, prima della partita col Manchester City, componendo sugli spalti la scritta “96, 25 years” hanno cantato il loro inno: “You’ll never walk alone” e hanno osservato un minuto di religioso silenzio per commemorare l’anniversario.