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“L’amica geniale” scena violenza censurata, Emanuele Valenti nella fiction Donato Sarratore dice: «È forte anche così!»

16/12/2018 11:57 - Aggiornamento 16/12/2018 12:07

In questi ultimi giorni non si è fatto altro che parlare della scena dell’abuso su Lenù del sesto episodio de L’amica Geniale, censurata dalla Rai. Una decisione che a molti non è piaciuta, qualcuno, infatti, ha accusato la rete di aver fatto un torto alla fiction di successo, ispirata alla tetralogia scritta da Elena Ferrante. Emanuele Valenti, l’attore che interpreta la parte dell’«orco» nella serie, Donato Sarratore, ha commentato quanto accaduto e ha spiegato le difficoltà di vestire i panni dell’ambiguo ferroviere poeta.

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Emanuele Valenti, consapevole di aver suscitato odio e indignazione nel pubblico, ha rivelato come è riuscito a vincere le perplessità di vestire i panni di un personaggio tanto complesso: «Donato fa qualcosa di orribile e ho provato ad avvicinarmi a questo narcisismo, a questo bisogno di conferme continue nella seduzione, a questa sua ossessione interiore, che pur di avere una conferma, si ritrova ossessionato a seguire una ragazzina di quindici anni. Ho lavorato sul desiderio di fare colpo su tutti, che poi è in realtà probabilmente un segno di grande solitudine interiore e di mancanza. Saverio mi diceva continuamente durante le riprese di  provare a non giudicare Donato. E questa frase è diventata un mio mantra interiore!». Emanuele Valenti, brillante attore, fondatore di Punta Corsara, prima vera compagnia stabile del quartiere napoletano di Scampia, nata dal progetto “Arrevuoto”, che da oltre dieci anni raccoglie giovani di tutte le età e di diversa estrazione sociale, ha poi aggiunto dove ha trovato la forza per calare nei panni di Donato Sarratore: «Non giudicare il personaggio, mi ha quindi permesso di non cadere nel cliché. Non puoi approcciare a un personaggio del genere, senza guardare quanto sia sottile la linea che divide il bene dal male. Che poi il gesto sia indubbiamente da condannare, su questo non ci piove. Ma, come vedremo nel settimo episodio, lui è realmente ossessionato da Elena, al punto da cercarla un anno dopo quello che è successo!».

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L’attore non ha potuto rivelare di più, proprio per non togliere ai telespettatori il gusto di vedere l’ultima puntata de L’amica geniale, però non ha taciuto l’ossessione del suo personaggio per Lenù: «È ossessionato per il rapporto che lei ha con il sapere, con la conoscenza. Lo stupisce il fatto che lei, venendo dal suo stesso ambiente, povero anche sul piano culturale, riesca ad arrivare al liceo. Quando Donato sa questa cosa, lui rimane colpito. (…). Ed è interessante la differenza che c’è tra Elena e Marisa, la figlia di Donato, non così avvezza alla cultura, meno interessata agli studi. Probabilmente, in questo desiderio, Donato riflette anche un lato paterno. Stiamo parlando di dimensioni edipiche, direi. Io come attore, ho lavorato su questa ossessione che parte da un desiderio reale. Non è un desiderio prettamente sessuale, è un desiderio che parte dalla persona!».

Emanuele Valenti ha poi commentato la scelta di Raiuno di tagliare la scena dello stupro: «Non sapevo della censura. Avevo visto anche io la scena prima da HBO ed ho avuto la sensazione netta in diretta del taglio. (…) Credo che la scena sia ugualmente forte. I commenti che stiamo leggendo su Facebook lo dimostrano. La versione americana è molto più cruda, ma la mano che tocca il seno e che tocca le gambe è la mano della fede nuziale. Simbolicamente è un’immagine fortissima, a mio avviso!». Rivedersi in quella scena di violenza non è stato piacevole per lui, ma nemmeno per Margherita Mazzucco, che veste i panni di Elena: «Abbiamo girato quella scena alla fine, dopo che tra noi c’era stata la giusta conoscenza. Ci siamo sentiti ieri, e siamo arrivati a lavorarci a questa cosa con grande sintonia. Dopo aver girato il primo totale, guardavamo la scena nel monitor e in qualche modo io mi sono commosso. Per la crudezza della scena e per la bravura di Margherita. Io e lei ieri dicevamo che non è tanto il fatto che Donato fosse un mostro, ma era la tristezza del gesto che stava facendo. È così triste, che entrambi abbiamo avuto una reazione più di squallore nei suoi confronti. È stata una esperienza singolare nella mia carriera di attore rivedere quello che abbiamo girato!». La scena della violenza per intero, senza alcun taglio, è visibile su TimVision e nella versione mandata in onda dal canale americano Hbo.