Quali sono i lavori gravosi e cambia la pensione nel 2017? Scopriamo insieme quali lavoratori rientrano in questa categoria – che deve essere differenziata da quella dei lavori usuranti – e cosa è importante sapere sul fronte previdenziale, interessato da importanti novità nei prossimi mesi.
Partiamo dall’elenco dei lavori interessati:
- Conciatori di pelle e pellicce;
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di macchinari mobili (per la perforazione di edifici) e di gru;
- conduttori di camion e mezzi pesanti;
- ostetriche e professioni sanitarie infermieristiche con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- educatori degli asili nido;
- insegnanti della scuola dell’infanzia;
- operatori ecologici e separatori di rifiuti;
- facchini e addetti allo spostamento merci;
- personale non qualificato addetto alle pulizie.
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Come cambia la pensione per queste categorie di lavoratori nel 2017 e cosa è importante sapere? Gli addetti alle mansioni gravose rientrano tra coloro che possono accedere all’Ape social – misura prevista dalla Legge di Stabilità che consente l’accesso agevolato alla pensione a particolari categorie di lavoratori – a patto che abbiano svolto suddette mansioni per almeno 6 anni consecutivi prima del pensionamento e abbiano maturato 36 anni di contribuzione. Come dimostrano le ultime affermazioni dell’on. Damiano, la discussione continua in vista dell’approvazione dei decreti attuativi che potrebbero interessare anche l’Ape social e conseguentemente gli addetti a mansioni gravose. Infine, è importante sapere che i lavoratori dipendenti nelle professioni indicate che svolgano da almeno 6 anni in via continuativa attività gravose e abbiano maturato 12 mesi di contributi prima dei 19 anni d’età possono andare in pensione con 41 anni di contribuzione (quota 41).
In apertura: Image Credits Huskyhertz/Pixabay.com