Vai al contenuto
Home » Lavoro » Lavori gravosi 2017: quali sono? Elenco, pensione e quota 41, le novità da conoscere

Lavori gravosi 2017: quali sono? Elenco, pensione e quota 41, le novità da conoscere

01/02/2017 11:40

Quali sono i lavori gravosi e cambia la pensione nel 2017? Scopriamo insieme quali lavoratori rientrano in questa categoria – che deve essere differenziata da quella dei lavori usuranti – e cosa è importante sapere sul fronte previdenziale, interessato da importanti novità nei prossimi mesi.

Partiamo dall’elenco dei lavori interessati:

  • Conciatori di pelle e pellicce;
  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di macchinari mobili (per la perforazione di edifici) e di gru;
  • conduttori di camion e mezzi pesanti;
  • ostetriche e professioni sanitarie infermieristiche con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • educatori degli asili nido;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia;
  • operatori ecologici e separatori di rifiuti;
  • facchini e addetti allo spostamento merci;
  • personale non qualificato addetto alle pulizie.

SCOPRI TUTTE LE NOVITA’ SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI 2017!

Come cambia la pensione per queste categorie di lavoratori nel 2017 e cosa è importante sapere? Gli addetti alle mansioni gravose rientrano tra coloro che possono accedere all’Ape social – misura prevista dalla Legge di Stabilità che consente l’accesso agevolato alla pensione a particolari categorie di lavoratori – a patto che abbiano svolto suddette mansioni per almeno 6 anni consecutivi prima del pensionamento e abbiano maturato 36 anni di contribuzioneCome dimostrano le ultime affermazioni dell’on. Damiano, la discussione continua in vista dell’approvazione dei decreti attuativi che potrebbero interessare anche l’Ape social e conseguentemente gli addetti a mansioni gravose. Infine, è importante sapere che i lavoratori dipendenti nelle professioni indicate che svolgano da almeno 6 anni in via continuativa attività gravose e abbiano maturato 12 mesi di contributi prima dei 19 anni d’età possono andare in pensione con 41 anni di contribuzione (quota 41).

In apertura: Image Credits Huskyhertz/Pixabay.com