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Lavori usuranti 2017: scuola ed edili vi rientrano? Ecco come cambia la pensione

Lavorate nella scuola o nel settore dell’edilizia, ma non sapete se la vostra professione rientra nelle categorie dei cosiddetti “lavori usuranti”? Come molti di voi sapranno, la Legge di Stabilità 2017 ha esteso la possibilità di accedere alla pensione anticipata ad alcuni lavoratori; vediamo di fare chiarezza e rispondere ai vostri dubbi.

Partiamo dalle categorie di lavori usuranti, secondo quanto riportato nell’informativa ufficiale dell’Inps:

  • i conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti al servizio di trasporto pubblico;
  • gli addetti alla linea catena che svolgono l’attività in imprese soggette a specifiche voci tariffarie Inail in mansioni caratterizzate dalla ripetizione costante delle stesse azioni;
  • coloro impiegati in gallerie, cassoni ad aria compressa, cave, spazi ristretti, in ambienti ad alte temperature, nell’asportazione di amianto o come palombari;
  • gli addetti a turni di notte (per un minimo di 64 giorni all’anno e per almeno 6 ore ogni giorno) e coloro impegnati per almeno 3 ore nell’intervallo tra le ore 24 e le 5 del mattino per periodi di lavoro pari all’intero anno.

Per tutte le categorie sopraindicati è prevista la possibilità di accedere al pensionamento anticipato, a patto che l’attività usurante sia svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.

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Come si evince dell’elenco, le professioni della scuola e dell’edilizia non vengono considerate “ufficialmente” attività usuranti. Esiste tuttavia un elenco di professioni “particolarmente difficoltose o rischiose”, comunemente dette “gravose”, tra cui rientrano anche insegnanti di scuola dell’infanzia ed educatori di nido (quindi non chi insegna in altri ordini di scuole): chi svolge una di queste professioni da almeno 6 anni in via continuativa può accedere al pensionamento anticipato usufruendo dell’Ape social, ovvero un’indennità a carico dello Stato erogata dall’Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che viene corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata. Su pensioni e scuola, vi consigliamo la lettura di questo articolo con gli ultimi aggiornamenti del MIUR.

Lo stesso vale per alcune categorie di lavoratori (qui l’elenco completo) impiegati nell’edilizia, ovvero conduttori di gru e di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni e operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici: anche per essi è prevista la possibilità di optare per l’Ape social. Per maggiori informazioni fate riferimento all’Inps o a un patronato.

In apertura: Image Credits Martinelle/Pixabay.com

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