Premessa: non farò nomi. No. Cognomi men che meno. Questo weekend si è rivelato a dir poco interessante, se non altro da un mero punto di vista antropologico. Ecco, sì. Antropologia… Probabilmente di quello si tratta.
Ritrovarsi nel cuore di Brera al tavolo con quattro uomini di venerdì sera può elargire a noi donne dei veri e propri insegnamenti di vita. Gran peccato per la mancanza di lavagnetta segna punti, altrimenti avrei davvero rischiato di vivere un deja-vu sulle note del Tempo delle Mele rivisitato e corretto, però, da Tinto Brass.
Nomi e cognomi sono puramente casuali, nonché frutto della mia immaginazione. I fatti, invece… quelli no. Verità senza filtri, puro estratto di uomo al 100%.
Capita di incontrarlo, Matteo. Di rado, in effetti, ma diciamocelo: sempre un gran bel vedere! Alto, fisico asciutto ma non risucchiato dalle streghe, spallato, ben vestito e immancabilmente accompagnato da un sorriso disarmante. Un bel bocconcino di carne al sangue da mangiare all’istante in versione tartare, con aggiunta di tabasco. E al suo fianco… Lei. La classica compagna che porta noi donne al commento facile, quello della serie “Ma con tutte quelle che potrebbe avere, cosa c’avrà mai trovato in una così?”. Quella dal naso che fa provincia, capello che ha litigato col parrucchiere affidandosi direttamente alle mani del vento, labbra fini, look incerto ma – ammettiamolo – impreziosita da un carattere super friendly e solare.
Passano a fare un saluto. Il tempo di due chiacchiere volanti. Se ne vanno.
“Certo che lei riuscirebbe a far resuscitare anche un morto…” commenta Paolo, tra un sorso di Amaro del Capo e una sgranocchiata di patatine.
… Coooooosaaaaaaaaaa??? No, aspettate un attimo amiche. Devo aver sentito male.
“Non ti starai mica riferendo a Martina, vero?” (sono una fervida sostenitrice della teoria John Grayana e di conseguenza mi risulta difficile stupirmi di fronte all’indecifrabile pensiero marziano dell’uomo. Questo, lo ammetto era davvero fuori da ogni interpretazione umana e non)
“Ha un fisico pazzesco, ma l’avete vista? Il suo lato B fa monologhi dai tempi del liceo…”
Eccola lì la verità, amiche mie. Un lato B da capogiro annienta il ricordo di una canappia da Guinness. Lato B – canappia: 1 a 0. Tette da mille e una notte annientano senza ritegno una faccia picassiana:
“Sì, d’accordo. Di faccia non è il massimo, ma hai visto che bocce???”
Me ne stavo lì, incredula, ad assorbire quell’ingestibile concentrato di mascolinità. Sospettavo già da tempo di non aver capito nulla degli uomini. Quel venerdì sera ne è stato la conferma!
Una volta rientrata a casa non ho perso tempo. Block-notes, penna. Ho riportato tutto…
Queste, a quanto pare, sono le cose che gli uomini guardano nelle donne. Vi prego di prestare particolare attenzione alla parte numerica. Il tutto è stato disposto in ordine di importanza all’occhio del nostro simile proveniente dal pianeta Marte:
1- Seno e lato B: che voi abbiate almeno uno dei due scolpiti da Michelangelo vi porta in automatico in cima alla lista dei desideri. Se poi madre natura è stata così fortunata da concederveli entrambi, beh… Potete anche uscire struccate, amiche. Nessuno ci farà caso. Saranno tutti troppo impegnati a guardare altro…
2- Sex Appeal: questo dubbio mi accompagnerà nella tomba. Ho visto racchie imperiali venir considerate “sensuali da morire” e donne stupende etichettate come “mmm… niente di che!”.
3- Savoir-faire e carattere: questi, fortunatamente, non oscillano a seconda del peso, dell’outfit che indossiamo o dell’acconciatura
4- Gambe: non entro in merito della tipologia. L’altra sera ho sentito dire che le “gambe a X” di Susanna fossero la fine del mondo. Lunghe, corte, affusolate, a binari del treno, da ginnasta o cavallerizza… poco importa: de gustibus non disputandum est. Ma vengono guardate, ecco.
5- Bocca e sguardo: una bella bocca carnosa (o una dentatura bianca e smagliante) risvegliano i sensi di un morto vivente. Chi poi riesce a condire il tutto con una buona dose di gattamortaggine (morsetto al labbro tra una risata e l’altra e sguardo affilato della serie che ancora un po’ che li chiudi quegli occhi e non vedi più chi hai davanti…) ha vinto!
Non chiedetemi se esiste l’amicizia tra uomo e donna. Chiedetemi piuttosto se vale la pena uscire con soli uomini in un grigio quanto imprevedibile venerdì sera. La risposta è sì, care le mie Veneri. Sì. Inutile ostinarci a chiedere consigli alle amiche quando la gestione con l’universo maschile non funziona. Chi meglio di loro può dirci la verità nuda e cruda?!?
E in caso la constatazione della realtà non dovesse essere di nostro gradimento, beh… Se non altro avremo rimediato un cocktail offerto! Mi sembra il minimo per ripagare i danni all’autostima ;)