Se ormai la frenesia del Natale è già entrata nelle case e impera per le strade addobbate a festa, le idee per il cenone di Capodanno non tardano ad arrivare e si accavallano tra novità e tradizione. E sono proprio le novità che arrivano in tavola la notte del 31 a rendere questa festa speciale. Anche se il richiamo alle portate tipiche del menu di capodanno, quelle a cui gli irriducibili scaramantici non possono rinunciare, non potrà essere ignorato.
Dall’antipasto al dessert, la tavola di capodanno è sempre ricca di buonissime leccornie che devono accontentare tutti. Quella della notte di San Silvestro è una cena che comincia molto presto e stare in compagnia in un’aria di festa e convivialità impone che il cibo sia all’altezza della serata. Allora, se volete preparare un menu per il vostro cenone di capodanno indimenticabile, seguite i nostri consigli e suggerimenti e con un po’ di creatività e il vostro personale tocco, potrete portare in tavola piatti davvero unici e di tendenza.
L’antipasto
Impossibile aprire un cenone di capodanno senza servire in tavola ad amici e familiari proposte gustose di antipasti stuzzicanti.
Servite un antipasto freddo ed uno caldo, per offrire valide alternative che sapranno stupire perché la tendenza di questo capodanno è andare fuori dagli schemi. E allora la nostra proposta vi parla di crostini di prosciutto crudo, confettura di prugne e noci che anticipano un cabaret di muffin di patate dolci con crema fredda di gorgonzola.
Per i crostini, vi consigliamo di utilizzare fette di pane casereccio per dare una nota rustica ad un antipasto che pure servirete in eleganti vassoi. Il contrasto saprà affascinare i vostri ospiti. Vi basterà tostare le fette di pane, spalmare un velo di confettura di prugne, ricoprirle con una manciata di gherigli di noce tritati e adagiare una fetta di prosciutto lasciando che ricada morbida. Completate con un altro po’ di granella di noci e servite.
Per i muffin, fate bollire 300 ml di latte e aggiungetevi 100 g di gorgonzola tagliato a dadini. Frullate con un frullatore a immersione e fate raffreddare prima di trasferire tutto nella gelatiera. Lessate 400 g di patate dolci per 40 minuti e passatele al setaccio senza buccia. Mettete la purea in una ciotola con 1 uovo, 40 g di burro fuso, 60 ml di latte, 2 cucchiaio di parmigiano grattugiato, una presa di sale, una spolverizzata di noce moscata e amalgamate. A parte, unite, 60 g di fecola di patate, 100 g di farina, 1 bustina di lievito, 1 cucchiaio di zucchero e setacciate tutto sulla purea.
Mettete il composto negli stampini imburrati e infornateli a 180° per circa 20 minuti. Sfornate i muffin, metteteli su un vassoio e apriteli a metà, posizionando al centro una pallina di crema fredda di gorgonzola.
Il primo
Strizzando l’occhio alla tradizione, il primo piatto della cena di capodanno 2018 si tinge di rosso. Un’alternanza di sapori e consistenze che saprà conquistare tutti. Il tocco tradizionale lo garantiscono i chicchi di melagrana e la novità che fa tendenza la regalano le spezie: noce moscata e chiodi di garofano per un piatto profumato e dal sapore ricercato. Si tratta di un risotto e quindi dovrà essere preparato all’ultimo momento. Fate tostare 300 g di riso in una capiente padella con 4 cucchiai di olio e 1 scalogno affettato sottilmente. Sfumate con 1 bicchiere di vino bianco secco, quindi bagnate con il brodo vegetale e lasciate cuocere. Trascorsi circa 10 minuti, aggiungete 3 chiodi di garofano, una spolverizzata di noce moscata e 250 g di cimette di broccoli precedentemente scottati in acqua bollente salata. Cuocete il riso continuando ad aggiungere il brodo fino a quando i chicchi risulteranno cotti ma molto al dente. Aggiustate di sale, se necessario, spegnete il fuoco e coprite con il coperchio per ottenere il famoso effetto all’onda. Servite il risotto nei piatti, aggiungendo una manciata di chicchi di melograno che daranno colore e una croccante consistenza ad ogni boccone.
Il secondo
Anche per il secondo, il profumo la fa da padrone e l’aroma agrumato delle arance accompagnerà in tavola gustosi involtini di pesce spada e pancetta.
Farcite 8 fettine sottili di pesce spada fresco con 8 fettine di pancetta, grattugiatevi la scorza di un’arancia di Sicilia, aggiustate di sale, spolverizzate con il pepe nero macinato al momento e profumate con aghi di rosmarino. Arrotolate gli involtini, chiudeteli con uno stuzzicadenti di bambù e fateli rosolare leggermente in padella 2 cucchiai di olio, sfumando con un po’ di succo d’arancia.
Il contorno resta fedele alla tradizione e profuma di lenticchie, anche se si lega all’ingrediente base del secondo. Porterete quindi in tavola una fresca insalata, facilissima da preparare. Vi consigliamo, per questo piatto, di utilizzare la lenticchia di Altamura a denominazione Igp.
Cuocete al dente 300 g di lenticchie in una casseruola con acqua fredda, 1 foglia di alloro, ½ rametto di rosmarino, 1 spicchio d’aglio e ½ costa di sedano e sale. Nel frattempo, mondate e affettate sottilmente un cavolo cappuccio e un cespo di verza, scottateli in acqua salata per 2 minuti, scolateli e metteteli in una ciotola. Aggiungete 2 arance affettate, private dell’albedo, e condite con olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Aggiungete le lenticchie al dente e servite.
Il dessert
La tendenza di quest’anno sono i fiori che non solo arricchiscono i centrotavola, ma si sistemano nei piatti per garantire un tocco di colore e di eleganza.
E quindi il dessert di questo speciale menu si addobba a festa e la crème brûlée diventa coloratissima e allegra.
Fate scaldare in un pentolino 500 ml di panna con i semi di 1 baccello di vaniglia; nel frattempo, montate leggermente 3 tuorli con 250 g di zucchero semolato. Versate la panna sul composto, amalgamate e dividete la crema nelle cocotte di ceramica. Sistematele in una pirofila, versatevi l’acqua e cuocete in forno a bagnomaria a 180° per 35 minuti circa. Una volta pronta, spolverizzate la crema con un cucchiaio di zucchero e con il cannello apposito create la tipica crosticina. Servite le cocotte decorandole con fiori edibili di begonia, dal gusto che ricorda il limone, fiori di borragine e gelsomini.