Legge Elettorale 2018 atto “milionesimo”. Ancora una volta il Rosatellum Bis 2.0 è sotto esame: questa volta toccherà alla Consulta giudicare la nuova legge con cui gli italiani saranno chiamati a votare alle prossime elezioni politiche 2018. Ma come funziona il Rosatellum 2.0? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Legge Elettorale 2018 in Consulta: il Rosatellum Bis 2.0 sotto esame
Sotto il faro della Consulta oggi pomeriggio, a partire dalle 16, ci saranno quattro ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Due riguardano l’Italicum, due il Rosatellum. Ma il problema alla base è lo stesso: l’approvazione con il ricorso al voto di fiducia. A promuovere le azioni il Codacons, alcuni parlamentari e i capigruppo dei Cinquestelle a Camera e Senato.
Questo rappresenta una novità, perché la Corte – che per il momento deve valutare non le questioni legate all’iter della legge, ma se i conflitti siano ammissibili – deve in prima istanza stabilire se singoli parlamentari possono configurarsi come poteri dello Stato.
I ricorrenti e i legali che li sostengono – tra cui Felice Besostri e Michele Ricciardi, già promotori delle azioni contro l’Italicum – ne sono convinti. Perché, dicono, “ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione” dal momento che “la Costituzione italiana afferma che la sovranità appartiene, e non promana o discende, dal popolo”. Quindi, “il corpo elettorale è un potere dello Stato”.
Il PD arriverà alle elezioni nel peggiore dei modi, con una legge elettorale sfavorevole e nessun alleato. Se Renzi è davvero un bravo leader ha una grande occasione per dimostrarlo
— Yoda (@PoliticaPerJedi) 7 dicembre 2017
Rosatellum Bis 2.0 in consulta: il commento di Ettore Rosato
Il padre della legge elettorale 2018, Ettore Rosato, si dice “tranquillo al 101%” sull’esito del ricorso sul Rosatellum che la Corte Costituzionale è chiamata a esaminare. “La mia legge elettorale ha scontentato tutti ma è stata la legge più votata di sempre nella Storia della Repubblica italiana”, ha dichiarato il capogruppo Pd alla Camera ospite di “Un Giorno da Pecora”.
Rosatellum Bis 2.0: collegi maggioritari
La Legge Elettorale 2018 in vista delle Elezioni Politiche prevede che saranno 231 collegi, pari al 36% dei Seggi della Camera, e 109 al Senato. I partiti si potranno coalizzare per sostenere un comune candidato.
Legge Elettorale: Rosatellum Bis 2.0 e il proporzionale
I restanti 399 deputati sono eletti con la proporzionale. Dodici deputati continueranno a essere eletti nelle Circoscrizioni Estere (6 i senatori eletti all’estero), con metodo proporzionale e preferenze. In Italia un deputato è eletto in Valle d’Aosta in un collegio uninominale; i restanti 386 deputati saranno eletti con metodo proporzionale in listini bloccati di 2-4 nomi. Il testo delega il governo a definire questi collegi plurinominali, che potrebbero essere circa 65. Le Circoscrizioni, importanti per il recupero dei resti, saranno 28. In Senato saranno 20.
Ha ragione Bersani , otto fiducie sulla legge elettorale per un Premier non sono una bella medaglia da esibire e non si possono dimenticare
— antonio esposito (@antoesposit) 12 dicembre 2017
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Qual è la soglia con il Rosatellum Bis?
In vista delle Elezioni Politiche 2018 cosa dobbiamo sapere sulla Legge Elettorale per quanto concerne la soglia di sbarramento? Nella parte proporzionale la soglia sarà al 3% sia alla Camera che al Senato.
Rosatellum Bis 2.0: scheda unica, ecco come funziona il voto
Con la nuova Legge Elettorale, entrata in vigore da inizio novembre, ci sarà una scheda unica. In essa il nome del candidato nel collegio maggioritario sarà affiancato dai simboli dei partiti che lo sostengono, con i nomi dei candidati dei listini. Barrando il simbolo del partito il voto andrà al candidato del collegio e al partito per la parte proporzionale.
Voto disperso: cosa significa?
I voti degli elettori che avranno barrato solo il nome candidato del collegio uninominale saranno distribuiti proporzionalmente ai partiti che sostengono il candidato del collegio. Attenzione: non previsto lo scorporo come accadeva invece nel Mattarellum.
Pisapia avvertì Gentiloni: questa legge elettorale ci porterà al massacro https://t.co/YiD6VncKYg pic.twitter.com/am99RrQacm
— Corriere della Sera (@Corriere) 8 dicembre 2017
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Il caso Trentino Alto Adige
Elezioni Politiche 2018, il caso Trentino Alto Adige: rimane il testo come modificato dall’emendamento Fraccaro-Biancofiore votato a scrutinio segreto l’8 giugno. In cosa consiste? Sei collegi uninominali e cinque proporzionali.
Capo Politico con il Rosatellum Bis 2.0
Al momento di presentare le liste, i singoli partiti (ma non le coalizioni) devono indicare il proprio programma e il proprio “capo”. Il testo precisa che ciò è indipendente dai poteri del Presidente della Repubblica (art 92 della Costituzione) di nominare il Presidente del Consiglio.
Legge Elettorale e Trasparenza
Sul sito del Viminale i partiti pubblicheranno non solo liste, nome del “capo” e programma, ma anche lo Statuto e il titolare del simbolo.
Quanto firme devono raccogliere i Partiti?
Viene dimezzato, rispetto al testo originario, il numero delle firme da raccogliere per tutti quei partiti o nuove formazioni che non hanno un proprio gruppo. Il numero di firme da raccogliere passa da 1.500-2.000 a circa 750 per ognuno dei 65 collegi plurinominali. Solo per le prossime elezioni, anche gli avvocati abilitati al patrocinio in Cassazione potranno autenticare le firme per la presentazione delle liste elettorali.
Legge Elettorale: candidature all’estero, come funzionano?
Chi risiede in Italia potrà candidarsi anche nella circoscrizione estero. Per M5s e Mdp la norma serve a far candidare Denis Verdini fuori dall’Italia, il Pd e i verdiniani negano. Divieto di candidarsi per chi, residente all’estero, ha ricoperto incarichi politici nel Paese di emigrazione nei cinque anni precedenti le elezioni. La norma salva il posto in lista alla deputata italo-brasiliana Renata Bueno.