Riceviamo da F., nostro assiduo lettore, un’email riguardo alle polemiche sul reddito di cittadinanza. F., e come lui molti altri, contesta chi sostiene che in alcuni settori manchi il personale da assumere per colpa del reddito di cittadinanza. Secondo lui la causa della mancata copertura di alcuni posti di lavoro sarebbe ben diversa. Ecco il suo intervento.
“Mi chiamo F. e sono percettore di reddito di cittadinanza, ho finito ora un corso di h.a.c.c.p e abbiamo toccato marginalmente pasticceria, servizio bar, cucina, panificazione. Andando a ritroso ho fatto un corso da magazziniere e conseguito patentino da carrello elevatore. Aggiungo quasi 41 anni tra fonderie, edilizia, metalmeccanica. turni ecc.ecc. io nella vita mi sono dato da fare e mi sento offeso da articoli che sono frequenti ultimamente, articoli che danno la colpa al reddito di cittadinanza”.
“I datori di lavoro dovrebbero farsi molte domande – aggiunge Franco – e anche chi li intervista. In alcuni articoli si citava lo stipendio e l’ammontare delle ore o non ho letto bene il totale ore sono 16 da fare o 2 turni ,se sono 16 ore per 800 euro. Come sono trattate le persone dai datori? Non ci sono troppe agenzie per il lavoro? Io sono iscritto a 3 piattaforme per il lavoro e a 10 agenzie e tutte hanno gli stessi annunci quindi un lavoro da gestire per 10. L’atteggiamento che hanno quando ti presenti al colloquio è superficiale, a volte schifato”.
“Dimenticavo di dirvi che ho 57 anni e loro fanno una sorta di caporalato provate a vedere. Sono sempre i soliti a lavorare parenti, mogli di responsabili di uffici per il lavoro hanno parenti in cooperative ecc. ecc. Suggerirei una pulizia e un controllo. Personalmente ho fatto un corso da magazziniere, ma sono stato messo in produzione. Ci sta ma sentirmi dire le cose in Italia vanno così non mi sta bene. Aggiungo: o firmi per 10 ore e il sabato o non se ne fa nulla. Naturalmente ho accettato, non è colpa del reddito ma ci vorrebbero datori seri: attenti alle persone perché tali siamo. Dimenticavo io prendo 40 euro di reddito di cittadinanza e non faccio faville”.