E’ l’ennesima strage consumata in mare: 50 cadaveri sono stati oggi trovati a bordo di un barcone, intercettato al largo della Libia dalla nave svedese Poseidon. 400 i migranti tratti in salvo all’interno della stessa imbarcazione. I 50 migranti sarebbero morti all’interno della stiva per soffocamento, a causa dei vapori esalati motori, proprio come accaduto nella strage di Ferragosto, dove persero la vita 49 migranti per lo stesso motivo.
I 400 migranti superstiti sono stati salvati dopo che la nave svedese Poseidon, impegnata nelle operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia, aveva già tratto in salvo 130 migranti a bordo di un gommone. L’unità è stata poi dirottata dal Centro Nazionale Soccorsi della Guardia Costiera italiana in direzione del barcone al largo della Libia. Macabra la scoperta da parte dei soccorritori una volta saliti a bordo dell’imbarcazioni e ispezionata la stiva.
Dei 439 migranti tratti in salvo, uno di essi è deceduto all’interno di un’imbarcazione della Guardia Costiera dopo un arresto cardiaco causato dal monossido di carbonio inalato all’interno del gommone. Inutile l’intervento delle unità di soccorso.