«Bisogna dare i premi Nobel a chi li merita veramente, non a una cittadina molto più semplice come sono io. Lasciamo i Nobel ai Nobel!», con queste parole Liliana Segre ha commentato la proposta del sindaco di Pesaro Matteo Ricci di candidarla al prestigioso Premio. Parole che sono state rilasciate fuori dal teatro sociale di Alba (Cuneo) dove la senatrice a vita si è recata per il riconoscimento ‘Tartufo dell’anno 2019’.
Liliana Segre: «Lasciamo il Nobel a chi lo merita, io semplice cittadina»
Un’iniziativa quella di Matteo Ricci avanzata ieri e partita anche grazie al primo cittadino di Milano Giuseppe Sala. Entrambi sono stati promotori del corteo ‘L’odio non ha futuro’ che, nel capoluogo lombardo, ha visto accanto a Liliana Segre oltre 600 sindaci italiani. La proposta è stata formalizzata: il sindaco di Pesaro, che è anche vicepresidente dell’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani, ha inviato, infatti, una lettera ai Presidenti dei due rami del Parlamento e ai capigruppo di tutti i partiti per chiederne il sostegno. L’idea è stata accolta favorevolmente, tanto dalla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati, quanto da quello della Camera Roberto Fico.
Casellati e Figo appoggiano la candidatura
«Accolgo con convinzione e apprezzamento la richiesta del sindaco di Pesaro di sostenere la candidatura della senatrice Liliana Segre al Premio Nobel per la Pace», ha spiegato Elisabetta Alberti Casellati che ha aggiunto: «Ritengo sia un giusto e doveroso riconoscimento per ciò che la senatrice Segre rappresenta, per la sua storia e per il suo impegno in favore della custodia della memoria dell’Olocausto e contro l’odio, l’intolleranza, l’indifferenza!». E ancora: «Liliana Segre è un simbolo per tutti noi, una donna straordinaria che in Senato oggi rappresenta idealmente tutte quelle donne e quegli uomini che nella parte più buia della nostra storia si sono sacrificati, hanno combattuto e sofferto per fare dell’Italia una Nazione, libera e democratica (…). Ha sempre avuto e sempre avrà la mia stima e il mio sostegno. È proprio a lei infatti che, nel marzo dello scorso anno, ho dedicato il mio discorso d’insediamento alla Presidenza del Senato!», ha concluso la 73enne di Rovigo. Entusiasta anche Roberto Fico, che ha affermato: «Lei rappresenta una figura di riferimento per tutta l’Italia e tutto il Parlamento. Parliamo di una donna che porta avanti i valori più sani per una società: il dialogo e il confronto contro ogni forma d’odio!».
Premio Nobel a Liliana Segre: «Difficile immaginare chi lo meriti di più…».
Ben lieti di sostenere la candidatura della Segre al Nobel anche altri politici italiani. Per Nicola Zingaretti del Partito Democratico si tratta di un’iniziativa bellissima: «La risposta più forte a una stagione in cui c’è chi prova a riaprire la porta a odio e intolleranza!». Dello stesso avviso anche il compagno di partito Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali: «Difficile immaginare chi lo meriti di più…». Che Liliana Segre sia la persona giusta per il premio Nobel, quest’anno andato a Abiy Ahmed, primo ministro dell’Etiopia, lo pensa anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli (Movimento 5 Stelle): «Il suo messaggio è antitetico a qualsiasi forma di intolleranza. La sua storia e i valori che incarna sono un esempio a livello mondiale!».