Alan Fabbri, leghista dall’età di 18 anni, è il sindaco di Ferrara. Dopo aver sfidato Stefano Bonaccini alle regionali del 2014, si è conquistato il titolo di primo cittadino di Ferrara sei mesi fa. Fabbri ha deciso di andare leggermente contro corrente rispetto ad altre città verdi italiane, e per domani ha convocato il voto del consiglio comunale per conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
Il titolo onorario a Liliana Segre
“Lei è un esempio per la storia d’Italia“, ha commentato il sindaco leghista ai microfoni di Open. Il pronostico è quello di un voto unanime, condiviso da parte di tutta la giunta. Soprattutto perché la figura di Liliana Segre è già riconosciuta con stima nella città di Ferrara, dove tra qualche giorno verrà celebrato l’anniversario dell’eccidio del Castello, ricorrenza di quando un gerarca fascista, nel 1943, fece uccidere undici cittadini ferraresi, per lo più ebraici, di fronte al muro del castello Estense. “Ogni anno ci ritroviamo davanti a quel muretto con tutte le autorità e prima ancora che capitasse tutto questo casino, sull’invito per quella celebrazione noi avevamo fatto mettere una frase di Liliana Segre. Per dire quanto siano importanti per noi le sue parole”, ha spiegato durante l’intervista. Nel comunicato, infatti, vengono riportate le parole della senatrice a vita: “Coltivale la memoria è ancora oggi un vaccino contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.
Perché dare la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre
“Ho pensato alla cittadinanza onoraria perché già solo il fatto che una persona come lei a 89 anni debba girare con la scorta, è un gesto di inciviltà. Solo questo, credo meriti una sottolineatura costante”. Il sindaco Fabbri non ne fa una questione politica, ma di “intelligenza”. Liliana Segre, infatti, da qualche giorno è costretta a vivere sotto scorta per le continue minacce che riceve, soprattutto dal web: parliamo di circa 200 insulti ogni giorno a una donna di 89 anni, vittima e superstite dell’Olocausto, colpevole, secondo questi leoni da tastiera, di essere sopravvissuta e di raccontare la sua storia. Accusata di “approfittare” di ciò che le è successo, come se potesse essere anche solo immaginabile una cosa del genere. Evidentemente, però, questo non è il pensiero del sindaco leghista Fabbri: “Ho deciso di coinvolgere tutti i consiglieri eletti, di maggioranza e di minoranza. Per me è un atto dovuto per una persona che sta subendo un attacco assurdo”, che conferma di aver già trovato una condivisione molto ampia, tanto da essere sicuro che il voto sarà unanime.