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Lorenzo Fioramonti: «Scuola? Non può bastare una laurea per diventare insegnanti!»

Continuano a far discutere alcune dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. Dopo essere finito nella bufera per alcuni tweet risalenti al 2013 con cui inveiva contro alcuni politici italiani, come Silvio Berlusconi e Daniela Santanchè, e per la cosiddetta “tassa sulle merendine”, il 42enne romano si trova nel “mirino” per un’intervista rilasciata a “Il Corriere della sera”, in cui ha parlato anche di alcune tasse con cui vorrebbe venisse finanziata la scuola. E non solo…

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Lorenzo Fioramonti: «La sugar tax e la tassa di scopo sui voli aerei sono due proposte, ma…»

«Non ci saranno tagli, anzi. Sto lavorando da tempo, già da quando ero sottosegretario, per reperire nuove risorse per la scuola, l’università e la ricerca!», ha esordito nell’intervista il ministro dell’Istruzione, che ha aggiunto: «La sugar tax e la tassa di scopo sui voli aerei sono due proposte, ma si sta ragionando anche su altre tasse che possiamo definire virtuose perché indirizzano verso comportamenti ecologici e sostenibili!». L’obiettivo di Fioramonti è la tassazione del “cibo di lusso”, prontamente ribattezzato da Zunino come “tassa sul caviale”, pensata proprio per “rinnovare il contratto degli insegnanti e aumentare i loro stipendi, i più bassi d’Europa, di almeno 100 euro lordi”. Il ministro ha poi chiarito di voler “intervenire in modo massiccio sul sostegno”: «Continuiamo ad avere troppe cattedre scoperte e un danno enorme a migliaia di giovani con disabilità e alle loro famiglie». Per quanto riguarda l’università invece: «Si tratta di rilanciare la ricerca di base, aumentare i concorsi per i ricercatori, sostenere le accademie e i conservatori e investire in innovazione, senza la quale non ci sarà alcuno sviluppo. I fondi si stanno trovando, ho fiducia che finalmente cambieremo passo».

«Scuola? Non può bastare una laurea per diventare insegnanti!»

Altrettanto interessanti le dichiarazioni rilasciate in una seconda intervista a “La Repubblica”, in cui Lorenzo Fioramonti ha parlato del reclutamento docenti: «Abbiamo avviato un concorso ordinario e uno straordinario per i docenti, semplificato le assunzioni dei dirigenti scolastici, regolarizzato il percorso di un esercito di amministrativi. Sul sostegno abbiamo trovato cinque milioni. Da settembre 2020 avremo una scuola meno precaria e in tempi brevi ridurremo i supplenti da 170 mila a 100 mila». Poi l’annuncio finale: «A marzo metteremo mano a tutta la questione abilitazione. (…) Di certo non può bastare una laurea per diventare insegnanti: serve essere formati. Ma senza creare inutili complicazioni: non deve essere un percorso a ostacoli più complesso di quello universitario!». 

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