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Luca Catania scomparso a Savona nel 2016: traffico merce rubata dietro il mistero? Inquietante indizio nel suo cellulare

24/07/2019 15:22 - Aggiornamento 24/07/2019 15:26

Luca Catania scomparso a Savona nel 2016: a quasi tre anni dalla misteriosa sparizione del carabiniere 46enne, il programma Chi l’ha visto? torna a parlare del caso nella puntata Speciale Estate del 24 luglio 2019. In servizio a Finale Ligure, sposato e padre di famiglia, l’uomo era uscito dalla sua casa di Magliolo il 7 ottobre 2016 e di lui da allora non si sono più avute più notizie. Erano le 8:30, disse alla famiglia che stava andando al lavoro, ma nel contempo avvertì i colleghi che quella mattina aveva altri impegni.

chi l'ha visto carabiniere scomparso

Luca Catania scomparso: un presunto traffico di merce rubata dietro la sua sparizione?

Anni di silenzio assordante, questi. E di interrogativi ad oggi ancora senza risposte. Luca Catania il giorno della scomparsa disse ai colleghi che non sarebbe andato al lavoro perché aveva un impegno. All’apparenza, il suo, un allontanamento volontario: doveva incontrare qualcuno quel giorno? Mentì ai familiari e ai colleghi, perché? Tutti vani e senza esito i numerosi appelli lanciati dalla moglie. Tanti i punti oscuri di questa vicenda. Alla redazione di Chi l’ha visto?, che da subito si occupò del caso, arrivò una lettera anonima che dava precise indicazioni: “Dovreste concentrare la vostra attenzione sulla figura di questo ex carabiniere ‘amico’ Luciano, con il quale Luca condivideva una alquanto sospetta passione per i telefonini e altri articoli dello stesso genere”. La missiva faceva inoltre riferimento ad un presunto “traffico di merce rubata” del quale anche i colleghi di Luca Catania sarebbero stati a conoscenza. “Non dovreste però colpevolizzare Luca che è solo una vittima di questo sistema nel quale ci troviamo tutti a vivere”, aveva precisato l’anonimo autore.

Carabiniere scomparso a Savona: il mistero del cellulare e dei numerosi contatti telefonici

Sentito più volte dagli inquirenti, l’amico di Luca avrebbe ammesso di condividere con lui la passione per i cellulari e di avere avuto in passato un problema legato all’acquisto online di un telefonino risultato rubato. Il testimone avrebbe tuttavia assicurato circa l’estraneità ai fatti del collega scomparso. La pista investigativa più caldeggiata resta ad oggi quella dei cellulari e dei numerosi contatti telefonici da tutta Italia che Luca aveva. Dietro quei numeri si cela il mistero della scomparsa del carabiniere? Dai tabulati telefonici richiesti dall’avvocato della moglie Silvana, si evince inoltre che i contatti tra Luca e il succitato amico Luciano si erano interrotti 4 mesi prima della sua scomparsa. Poi un inquietante particolare: quando uscì di casa il telefono in uso a Luca Catania era stato spento ed era rimasto all’interno dell’abitazione, dentro un marsupio. Il telefono dell’uomo era sempre rimasto in casa, spento, per poi riattivarsi alle 18:24; da notare che fu l’amico a dire di aver chiamato Luca proprio a quell’ora, dopo aver ricevuto un sms che lo avvisava che il telefono era di nuovo raggiungibile, precisando che a rispondere fu una voce diversa da quella di Luca.

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