Luca Congera Quartu: non appartiene all’uomo scomparso nel Cagliaritano il corpo semi carbonizzato rinvenuto lo scorso 12 luglio nei pressi della Strada Statale 554 tra Quartu Sant’Elena e Cagliari. Dopo mesi di accertamenti scientifici emerge il primo dato certo. L’esame del Dna ha infatti escluso quella che invece subito dopo il macabro ritrovamento sembrò l’ipotesi più plausibile. Quei resti non appartengono al pescatore 49enne di Quartu di cui si persero le tracce il 16 marzo. L’uomo si era allontanato da casa in circostanze preoccupanti, dopo un acceso diverbio con la moglie che quel giorno gli aveva comunicato l’intenzione di lasciarlo. Luca si era messo a girovagare in preda alla disperazione e quella stessa sera aveva citofonato alla porta dei vicini di casa urlando in dialetto “Mi stanno uccidendo”, per poi allontanarsi nel buio.
La famiglia Congera non ha mai creduto all’allontanamento volontario, ecco perché le ipotesi di morte accidentale e omicidio sono sembrate da subito le più plausibili. L’esame genetico sullo scheletro ha escluso dunque che i resti carbonizzati siano del pescatore scomparso. Sono due, adesso i misteri da risolvere. “Nonostante le numerose analogie, i resti non appartengono a Gianluca Congera. Dopo circa cinque mesi di attesa sono arrivati gli esiti del Dna”, queste le parole a Castedduonline di Paola Pischedda, l’avvocato delle sorelle Congera.