A Bassano del Grappa, comune in provincia di Vicenza, è stato arrestato Stefano Costa, esponente del Movimento 5 Stelle, candidato alle elezioni amministrative del comune in cui risiedeva. La notizia desta particolare scalpore in quanto l’attivista pentastellato era conosciuto nella zona e all’interno del movimento grillino, a cui aveva aderito dall’aprile 2013, come “il moralizzatore “ , sempre molto disponibile con i disabili e i più deboli.
Stefano Costa è stato arrestato durante un blitz dei carabinieri in cui sono state fermate altre 13 persone e denunciati 19 complici per vari reati commessi, non solo a Bassano ma anche nel padovano. Il politico locale è indagato con le ipotesi di reato di rapina, sequestro di persona ed estorsione, in concorso con un suo complice, Nerio Corò, un professionista veneziano.
Ai due viene contestato di avere sequestrato un imprenditore di Camposanpiero, in provincia di Padova.Essi spacciandosi per due affiliati ad un clan della ‘ndrangheta gli avrebbero puntato contro un coltello legandolo e trasportandolo in una zona diversa dal luogo del sequestro. In cambio della liberazione gli avrebbero chiesto 200.00 mila euro, somma che la vittima avrebbe promesso di pagare ottenendo il preventivo rilascio e che dopo non ha voluto versare, risolvendosi invece a denunciare i fatti ai carabinieri di Cittadella, nonostante le continue minacce dei due maldestri sequestratori.
Il senatore vicentino del Movimento 5 Stelle, Enrico Cappelletti, in una nota ha dichiarato che in seguito all’arresto del candidato, Costa, nell’attesa di aspettare che si concludano le indagini, egli verrà escluso dalla lista e gli attivisti lo sostituiranno con un altro candidato.