Sul tema “carceri” l’Italia non sta certo facendo una bella figura. Il sovraffollamento è un dramma che lo Stato non sembra in grado di gestire. La stessa Corte Europea ha dato ragione ad un detenuto che lamentava la violazione dei diritti umani. E da dicembre ad oggi si sono verificati più di ottanta morti e una serie di suicidi che hanno coinvolto anche due ispettori. Secondo gli ultimi dati aggiornati al 30 settembre di quest’anno, in Italia esistono oggi 205 che ospitano quasi 65 mila detenuti, quando in realtà potrebbero accoglierne 47, 615.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva più volte sottolineato il ritardo dell’Italia rispetto alle norme europee e i giudici avevano risposto dicendo che esiste “un problema sistemico risultante da un malfunzionamento cronico proprio del sistema penitenziario italiano”.
Dopo il discorso del Capo dello Stato di ieri, un messaggio lungo dodici pagine in cui invita il Parlamento a “ottemperare in tempi stretti” a ciò che dice la Corte di Strasburgo e dunque aprendo la possibilità di indulto e amnistia, il Consiglio Supremo della Magistratura ha espresso le proprie perplessità. Amnistia e indulto infatti non sarebbero sufficienti a risolvere il problema del sovraffollamento. Sono necessarie riforme, senza le quali si ripresenterebbe la medesima situazione.
Dall’altra parte, attacca il M5S, convinto che la proposta di Napolitano miri a salvare la condanna che pende su Silvio Berlusconi. Sul blog di Beppe Grillo si leggono infatti diverse soluzioni che – a detta loro – verranno presentate al Presidente, alternative ai provvedimenti “svuota carceri” .
Da un tweet dei 5 Stelle, inoltre, è possibile leggere un articolo pubblicato sul mensile E di Emergency che risale al 23 dicembre 2011, in cui si parla delle cosiddette carceri “fantasma”: ben 38 istituti nuovi e arredati sparsi nel Paese, ma del tutto inutilizzati.