Il senso dell’olfatto sembra essere prerogativa tipicamente umana. Ma un numero crescente di ricerche mostra che è possibile ricreare nasi artificiali, da utilizzarsi per scopi scientifici.
Ad esempio come strumenti diagnostici, secondo quanto hanno presentato alcuni stuidiosi presso l’American Society Meeting Nazionale di Chimica (ACS, 08-12 Settembre a Indianapolis, Ind.) e la European Respiratory Society Annual Congress (ERS, 7-11 settembre a Barcellona).
Odore è un elemento importante per la diagnosi di malattie. Il respiro di un bambino malato ha spesso un odore metallico. Le urine dei diabetici hanno odori dolci, il loro respiro puĂ² sapere di acetone. Le malattie infettive come il colera, la difterite, il vaiolo, la polmonite, la tubercolosi, la febbre tifoide, la febbre gialla e molte altre producono odori caratteristici, così fanno molti tipi di cancro. Anche un disturbo come la schizofrenia puĂ² essere associato ad un odore: quello di muffa (un sintomo osservato nel 1870 e riconfermato dal gas cromatografia-spettrometria di massa (GC-MS) negli ultimi dieci anni).
Uno degli studi realizzati ha utilizzato un naso elettronico commerciale (il Cyranose 320 , uno spin-off di un progetto NASA) per analizzare il respiro esalato da 475 pazienti, di cui 252 con cancro al polmone e 223 con malattie polmonari non tumorali. Il breath test ha correttamente identificato il 96% dei pazienti con cancro.
Negli ultimi mesi sono stati fatti numerosi studi sulle possibili applicazioni mediche dell’E-nose. Solo in questo anno circa 1200 articoli su riviste hanno discusso il tema del naso elettronico.