
Moena sott’acqua, esondato il Rio Costalunga
Si sarebbe trattato di “un evento non prevedibile” ed improvviso. La pioggia ha iniziato a cadere a partire dalle ore 15 e fino alle 17.30. Il centro di Moena è stato invaso dall’acqua e presto allagato. In poco tempo si è creato un vero e primo torrente di fango, alimentato anche dall’esondazione del rio Costalunga. E’ stato proprio il sindaco di Moena, Edoardo Felicetti, ad annunciarlo a mezzo stampa: “Abbiamo avuto una serie di smottamenti che hanno bloccato varie strade, e poi l’evento più grave: è esondato il rio Costalunga. In paese ha invaso tutta la strada”, per poi assicurare che gli sfollati – meno di 100 persone – sono al sicuro: “Fortunatamente riusciamo ad ospitarli nelle strutture che abbiamo, in particolare nella scuola elementare. Questa notte la passeranno al coperto”.
In Alto Adige caduti oltre 2mila fulmini, vento a 77 km orari
Smottamenti si sono registrati anche lungo la circonvallazione di Moena, dove la circolazione dei mezzi è stata inevitabilmente interrotta. La grandine è arrivata anche a San Genesio Atesino e Bolzano città. In tre ore in Alto Adige sono caduti oltre 2000 fulmini accompagnati da pioggia e forte vento (le raffiche avrebbero raggiunto i 77 km orari). Numerosi gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per alberi caduti, frane, piccoli smottamenti e scantinati delle abitazioni allagati. Sempre a Moena, sarebbe isolato – secondo quanto trapela in queste ore – il rifugio Taramelli in Val Monzoni, colpito sempre ieri pomeriggio da un violento nubifragio. Le Forze dell’ordine sono in allerta sul posto ed hanno potenziato la propria presenza nelle aree di maggiore criticità; presenti sul territorio anche la Polizia di Stato e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri. La situazione più critica è stata registrata nelle valli di Fiemme e Fassa, a Lecco c’è stata una tromba d’aria.
Il maltempo sempre ieri, 3 luglio, aveva fatto una vittima nel nord-ovest (l’operaio di 51 anni, Guido Zabena, annegato nel sottopassaggio della ferrovia Canavesana tra Feletto e Rivarolo, in provincia di Torino, dove era rimasto bloccato con l’auto), e sul Cervino, in Valle d’Aosta, una alpinista ucraina, Iryna Davydova, di 49 anni, è morta dopo essere stata colpita da un fulmine durante un forte temporale. Le persone che erano con lei, il marito e un’altra coppia di connazionali, sono salvi per miracolo, soccorsi e trasportati in ospedale già in stato di lieve ipotermia. Nel Torinese, in Valle Viù, è morto un escursionista di 33 anni che si trovava nella zona del lago della Malciaussia. Secondo i primi accertamenti, sarebbe scivolato lungo i pendii ancora innevati, precipitando verso valle per circa 150 metri.
— Simone Zagagnoni (@Piertorello) 3 luglio 2018