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Mamme che lavorano: dire addio ai sensi di colpa è possibile, ecco perché

07/04/2015 19:10 - Aggiornamento 07/04/2015 19:13

Spesso le mamme che lavorano sono tormentate da tremendi sensi di colpa sul poco tempo trascorso con il proprio bambino. Le ore passate a lavoro sembrano eterne, specialmente quando il piccolo è a casa malato. Una situazione, che genera ansia e sensi di colpa, in cui aumenta vorticosamente la frequenza delle chiamate per avere aggiornamenti sulle sue condizioni. Il trascorrere tutto il giorno con il proprio figlio non è un fattore che assicura la sua felicità, infatti, non è il numero di ore l’importante, ma come si vivono i momenti in sua compagnia.

Proprio per questo mamme lavoratrice è arrivato il momento di dire addio ai sensi di colpa e di considerare i vantaggi che scaturiscono dalla vostra situazione. Uno di questi è che le soddisfazioni in ambito lavorativo generano nelle madri buon umore. Uno stato d’animo che il bambino percepisce, che lo influenza positivamente nel presente ma anche nel futuro come modello da seguire. Inoltre, i momenti trascorsi insieme diventano più intensi e ricchi di significato. La voglia e la necessità di godere ogni attimo sono elementi che rendono lo stare insieme un’occasione speciale per entrambi.

Avere una mamma che lavora è uno stimolo positivo per lo sviluppo dell’autostima del piccolo e delle sue capacità di affrontare le future situazioni della vita. Le mamme lavoratrici osservando la situazione da quest’angolazione potranno dire addio ai sensi di colpa e considerare il loro lavoro un vantaggio che rende felice il loro bambino.