Marcello Dell’Utri è ufficialmente irreperibile. La Procura di Palermo ne aveva richiesto l’arresto lo scorso martedì in vista del verdetto finale della Cassazione, previsto per il 15 aprile, sulla vicenda giudiziaria che nel marzo del 2013 lo vide condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Dell’Utri, che possiede almeno tre passaporto diplomatici, potrebbe aver già preso la strada dell’America Latina o dell’Africa: alcune indiscrezioni lo danno espatriato in Libano, con destinazione finale Repubblica Dominicana o Guinea Bissau.
A questo punto ci si chiede se il provvedimento dei magistrati palermitani non sia stato quanto mai tardivo. C’è da dire però che la Procura per due volte si era vista respinta dalla Corte d’Appello di Palermo la richiesta di divieto di espatrio per l’ex senatore e fondatore di Publitalia.
«Non ho notizie di un provvedimento recente di custodia cautelare in carcere per Marcello Dell’Utri. Né potevo averne ovviamente contezza in anticipo. Apprendo queste informazioni stamattina dalla lettura dei giornali», ha detto il legale dell’ex senatore, Giuseppe di Peri, che ha anche smentito che Dell’Utri si trovi all’estero.