Omicidio Marco Vannini ultim’ora: in corso nuove indagini sul caso dopo la clamorosa testimonianza dell’artigiano Davide Vannicola, che ha portato alla iscrizione nel registro degli indagati dell’ex maresciallo dei carabinieri, Roberto Izzo (QUI tutti i dettagli). Secondo quanto racconta Vannicola, Ciontoli dopo aver ferito Marco (e prima ancora di chiamare i soccorsi) avrebbe chiamato al cellulare il collega maresciallo Izzo (telefonata e dispositivo da cui sarebbe partita la presunta telefonata non sono agli atti del processo) per dirgli: “Robè (Roberto Izzo, ndr), è successo un guaio, mi devi risolvere un problema. Qui la mia famiglia ha fatto un casino, c’è il ragazzo di mia figlia ferito nella vasca con un colpo di pistola. Mi devi aiuta, mi devi risolvere ‘sto problema”. Izzo avrebbe replicato: “Fammi capì, ma che è successo? Fammi capì”. E Ciontoli: “Robè, hanno fatto un guaio grosso. Mi devi aiuta, mi devi fa capì come risolverlo”. Sempre Vannicola ha poi asserito che sarebbe stato Izzo a consigliare a Ciontoli di assumersi la responsabilità dello sparo, al fine di non mettere nei guai il giovane figlio Federico.
Federico Ciontoli nel mirino degli inquirenti: nuovi interrogatori in corso
Secondo le indiscrezioni giornalistiche di oggi, sabato 22 giugno, Viola Giorgini – fidanzata di Federico Ciontoli accusata di omissione di soccorso e assolta in primo e secondo grado – sarebbe stata convocata in Procura a Civitavecchia per riferire circa una frase sospetta intercettata in caserma poco dopo la morte del 20enne di Cerveteri. La ragazza avrebbe dovuto nuovamente spiegare quella circostanza, quando dopo essere stata interrogata dal magistrato disse al fidanzato Federico “Ti ho parato il culo …”. Poiché secondo Vannicola sarebbe stato il figlio di Antonio Ciontoli a sparare Marco la notte tra il 17 ed i 18 maggio del 2015 nella villa di Ladispoli, la frase di Viola Giorgini non fa che alimentare i sospetti al riguardo.
Viola Giorgini convocata in Procura per frase sospetta intercettata
La ragazza sarebbe stata convocata in Procura ed ascoltata per circa un’ora, ma su quanto abbia detto ai magistrati vige il più stretto riserbo. Si può facilmente ipotizzare che la Giorgini abbia confermato quanto già riferito agli inquirenti nell’ambito delle prime indagini. Per ciò che concerne la famiglia Ciontoli, tutti i membri al momento non potranno essere riascoltati dal magistrato in quanto ancora il loro giudizio è pendente e attende il processo in Corte di Cassazione. Non solo Viola Giorgini: la lista delle persone informate sui fatti convocate in Procura si è allungata.