Morte Marco Vannini news: Quarto Grado nella puntata dell’11 ottobre è tornato sul caso, mandando in onda delle intercettazioni inedite fatte a Viola Giorgini e Federico Ciontoli durante una conversazione con i rispettivi amici. Viola, confidandosi sul ferimento di Marco, è critica verso i suoi genitori, Marina e Valerio, e crede che «Non dovevano andare in televisione ma chiudersi nel dolore per la morte del figlio … Forse sono stati consigliati ad essere sovraesposti mediaticamente».
Parole che in studio hanno scosso i presenti, idem dicasi per il pubblico che seguiva da casa ed ha manifestato profonda indignazione sui social. La critica era rivolta ai signori Vannini che dopo la morte del figlio parteciparono, e lo fanno tuttora, a diverse trasmissioni televisive per chiedere verità e giustizia per il figlio, ucciso da un colpo di pistola esploso dal padre della sua fidanzata, Antonio Ciontoli. Viola Giorgini, imputata per la sola omissione di soccorso, fu assolta già in primo grado, e nella intercettazione esclusiva resa pubblica da Quarto Grado parla della ferita del giovane e spiega che Marco non perse nemmeno una goccia di sangue – «Il sangue non è uscito per mezz’ora … non aveva un buco sulla spalla ma un graffio. Noi abbiamo pensato che avesse un attacco di panico» – e poi parla delle pistole di Ciontoli, fornendo una versione ancora diversa da quella emersa al processo.
«Tonino prese le sue pistole nel marsupio perché il giorno dopo sarebbe dovuto andare a sparare al Poligono (Ciontoli però in aula ha sempre detto di non sapere maneggiare le armi e che il colpo partì accidentalmente ndr) il giorno dopo … lui ha detto che le aveva lasciate tutto il giorno sul divano e credeva che fossero scariche». E questa è un’altra verità, l’ennesima versione su quelle pistole che dagli imputati a processo sono sempre state collocate nel cassetto di un mobile che si trovava in bagno, dove Marco sarebbe stato ferito. Oltre alla conversazione tra Viola Giorgini e l’amica, Quarto Grado ha riportato anche le parole scambiate tra Federico Ciontoli, fidanzato di Viola, e un amico, che risalirebbero al periodo immediatamente successivo alla morte di Marco. Qualcosa sembra non tornare all’interlocutore che manifesta dei dubbi circa la versione ufficiale dei Ciontoli emersa subito dopo la morte del giovane; a quel punto, infatti, l’amico consiglia a Federico di «dire la verità» sul ferimento di Marco.
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