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Marco Vannini nuova testimone a Quarto Grado: la richiesta sospetta della moglie di Antonio Ciontoli

Omicidio Marco Vannini news: a Quarto Grado nella puntata dal 1° Novembre le parole esclusive di un’altra testimone. Si tratta di una donna che lavorava al PIT quando il 20enne di Cerveteri morì. Ha chiesto di rimanere anonima e non essere inquadrata dalle telecamere e ciò che ha rivelato ha dell’inquietante: una particolare richiesta fattale via Whats App da Maria Pezzillo, moglie di Antonio Ciontoli, poche ore dopo il trasporto d’urgenza di Marco, agonizzante, al PIT, e la morte.

La testimone è un’amica di Mary Ciontoli, la quale la chiamò dalla Caserma nei concitati momenti seguiti a quella terribile notte a cavallo tra il 18-19 maggio 2015. «La mattina del 18 mi scrisse se potevo aiutarla a farle sapere il nome del medico e degli infermieri presenti quella notte al PIT […] Io avevo capito che c’era qualcosa che non andava … le risposi ‘Mi dispiace ma io non posso bussare per sapere come si chiamano il medico e gli infermieri’ …» che si stavano occupando di Marco Vannini, sopraggiunto ormai in fin di vita – e deceduto di lì a poco – al pronto soccorso. Una richiesta che destò sospetti alla donna al tempo ma che, anche in studio a Quarto Grado, ha lasciato tutti i presenti molto perplessi. Perché in quei minuti Marco stava morendo, aveva patito l’inferno a causa di un proiettile in corpo, non era stato soccorso dai Ciontoli e, come tutti ormai sappiamo bene, morì poco dopo l’arrivo al PIT, e Mary Pezzillo non solo non manifestò preoccupazione alcuna per lui ma come tutti i presenti in casa al momento dello sparo si curò esclusivamente di tutelare gli interessi della sua famiglia.

Una freddezza che ha molto colpito gli ospiti a Quarto Grado e il pubblico dei social, e che ha alimentato non pochi dubbi. In tanti si sono infatti chiesti il perché dell’interesse della donna verso il medico che aveva prestato i primi soccorsi a Marco agonizzante. Com’è noto Antonio Ciontoli in quel frangente chiese espressamente che non venisse reso noto lo sparo né che si dicesse che il povero Marco era stato ferito (mortalmente) da un proiettile. E forse Mary Pezzillo – questa l’ipotesi paventata in studio a Quarto Grado – voleva sincerarsi di chiederlo espressamente alla équipe medica che si stava occupando di Marco per il quale invece non manifestò alcun dolore, preoccupazione e/o senso di colpa.

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