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Marco Vannini ore cruciali per salvargli la vita: Vannicola intervistato a Quarto Grado dà nuovi dettagli

Omicidio Marco Vannini: Davide Vannicola intervistato in esclusiva da Quarto Grado ha ribadito quanto già dichiarato alle Iene e al magistrato e ha assicurato: “Non sono un millantatore, io ho detto solamente la verità”. Lui e l’ex maresciallo Izzo erano molto legati, amici stretti “come padre e figlio”, tanto che la moglie dell’artigiano scelse Izzo come suo testimone di nozze.

Marco Vannini ore cruciali per salvargli la vita: i presunti rimorsi di Roberto Izzo

“Eh sì amico, l’ho combinata grossa, ho fatto un bel casino. Quella sera Antonio mi ha telefonato, dicendomi che i familiari avevano commesso un guaio, avevano sparato a Marco. E io mi sono preso del tempo: quel tempo che forse avrebbe salvato Marco Vannini dalla morte”. Sono queste le parole che l’allora maresciallo Roberto Izzo avrebbe confidato al suo ex amico Davide Vannicola, divenuto ora il suo accusatore nell’ambito della nuova inchiesta sul caso Vannini.

Antonio Ciontoli nega di conoscere Vannicola: chi dei due mente?

Al centro della testimonianza dell’artigiano, una presunta telefonata – sulla quale la Procura di Civitavecchia sta indagando da alcune settimane – fatta da Antonio Ciontoli all’ex comandante dei carabinieri di Ladispoli la notte della morte di Marco Vannini, durante la quale Ciontoli ammetterebbe che a premere il grilletto su Marco sia stato il figlio Federico e che fu Izzo a consigliare all’amico di assumersi la responsabilità dello sparo, così da tutelare il figlio. Ma come è noto Izzo nega tutto: l’amicizia stretta con Vannicola (ma le foto fornite alla stampa da Vannicola dimostrerebbero il contrario) e soprattutto la succitata scottante confidenza su chi ferì davvero Marco Vannini. Alla stessa maniera Ciontoli a Storie Maledette ha negato di avere mai conosciuto Vannicola, che invece ha puntualizzato a Quarto Grado: “Sono certo che Izzo venne in negozio con Ciontoli. Me lo presentò come ‘Antonio Ciontoli’ e mi commissionò una borsa di pelle”. Vannicola è attendibile? La sua testimonianza è arrivata molto tardi, a quattro anni dai fatti. Tuttavia ci si domanda che motivo abbia l’artigiano di dichiarare il falso rischiando seriamente una querela per calunnia. Perché infangare Izzo? La magistratura sta cercando di trovare la risposta a questi ed altri interrogativi.

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