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Marco Vannini Storie maledette: la madre attacca Franca Leosini che l’ha definita “Madonna addolorata”

Omicidio Marco Vannini news: non si placa la polemica per la messa in onda della intervista ad Antonio Ciontoli realizzata in due puntate da Franca Leosini per Storie Maledette. Dopo l’avvocato dei Vannini, Celestino Gnazi, a prendere le distanze dal programma è stata la madre del giovane ucciso a Ladispoli la notte tra il 17 e 18 maggio 2015.

“Madonna addolorata”: la madre di Marco Vannini non ci sta e attacca la Leosini

A scatenare la sua stizza una frase infelice pronunciata durante la succitata intervista dalla Leosini, che nel compatirla l’ha definita “Madonna addolorata”. “Naturalmente sono disperata per aver perso mio figlio – ha scritto la madre di Marco su Facebook – ma sono una madre assolutamente lucida e determinata, che sta lottando con tutte le sue forze da quattro anni per avere la giusta giustizia e non mollerò mai, fino a quando non avrò ottenuto la giustizia che mio figlio merita”. Così Marina Conte riferendosi alla giornalista di Storie Maledette, Franca Leosini. La celebre conduttrice televisiva, infatti, durante la puntata in cui ha intervistato Antonio Ciontoli aveva affermato più volte, riferendosi alla donna: “la madre di Marco Vannini è disperata, una Madonna Addolorata, ha perso suo figlio”.

Marina Conte: lettera al vetriolo alla giornalista di Storie Maledette 

“Cara Signora Leosini, non intendo, in questo momento, entrare in merito al modo in cui ha condotto l’intervista all’assassino di mio figlio.Volevo però dirle che mi ha fatto molto male sentirmi appellare da lei come ‘la Madonna Addolorata’ ed essere definita più volte durante la sua trasmissione come una ‘madre disperata’, che sostanzialmente non sa quello che dice”, ha scritto la madre di Marco sul gruppo Facebook Giustizia e Verità per Marco Vannini. “Naturalmente sono disperata per aver perso mio figlio, ma sono una madre assolutamente lucida e determinata, che sta lottando con tutte le sue forze da quattro anni per avere la giusta giustizia e non mollerò mai, fino a quando non avrò ottenuto la giustizia che mio figlio merita. Io non vorrei essere più nominata da lei, ma, se proprio dovesse farlo e se lo ritenesse opportuno e consentito, mi descriva per quello che realmente sono e non per quello che fa più comodo a lei o ai suoi ospiti”. A proposito delle illazioni sollevate per il figlio di Ciontoli dalla Conte, che in tempi non sospetti disse di credere che a sparare Marco fosse stato proprio Federico Ciontoli, la Leosini nello scambio con l’intervistato ha detto: “I media dovrebbero aiutarla in qualche modo, aiutare una madre che comprensibilmente prova rabbia per la perdita di un figlio di 20 anni, bello come il sole e buono come il pane. A lei è dovuto e permesso tutto, principalmente da me, ma aiutarla non significa innescare dei dubbi per il solo processo mediatico. Bisognerebbe starle vicino veramente con affetto e con amore”.

 

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