“E’ difficile spiegare Marilyn Monroe […].Semplicemente ti siedi e ammiri in estasi”. Quell’incanto da cui si viene rapiti osservando il fascino degli scatti che hanno reso Milton H. Greene il più grande fotografo delle donne. Conosciuto in tutto il mondo per il suo rapporto unico con la diva senza tempo, è oggi in mostra a Parigi alla Galerie de l’Instant fino al 27 febbraio 2019. Un percorso realistico che coglie la bellezza innata, la grazia naturale che nessun abito e nessun trucco potrebbero fornire se non si portano dentro. Un approccio concreto che coniuga bellezza e sincerità nel rispetto dei modelli ritratti e che punta a suscitare il sentimento più puro, l’emozione.
Milton H. Greene, la mostra che celebra Marilyn, Audrey e le altre
La mostra esibisce l’universo femminile amato da Greene e perfettamente personificato da Marilyn; scatti inediti a bordo piscina, momenti intimi della diva colti dall’enfant prodige della fotografia con innocenza, grazie all’intreccio tra lavoro e vita privata di cui erano protagonisti. Celebre The black sitting del 1956 o la serie in tutù del 1954, scelta da Time Life come una delle tre immagini più popolari del 20° secolo. Tutti i ritratti della diva entrati prepotentemente nell’immaginario collettivo appartengono al suo obiettivo. Non solo Marilyn, però, ma anche versioni uniche di grandi star come Audrey Hepburn, fotografata per la rivista Look, nell’estate del 1955 sul set di Guerra e pace o Marlene Dietrich, la Venere dal fascino misterioso, rappresentata in una serie di foto scattate per Life nel 1952.
E come avrebbe potuto non posare lo sguardo sulla divina Maria Callas o su una splendida Sophia Loren del 1963. Persino la sensualità inesplosa della giovane Romy Schneider non passò inosservata all’obiettivo di quello che è stato per oltre quattro decenni uno dei fotografi più famosi al mondo.
Marilyn e Greene, l’amicizia oltre il lavoro
Milton H. Greene consacrò la femminilità delle donne e fu capace di elevare ad arte la fotografia di moda di riviste come Life e Harper’s Bazaar. Scelto come ritrattista preferito da un numerose celebrità di Hollywood e dalle grandi star di tutti i tempi fu l’amico, il confidente e il collaboratore dell’immortale Marilyn Monroe. La loro grande intesa la portò addirittura a vivere con la famiglia del fotografo, traslocando sulla East Coast. Insieme fondarono la Marilyn Monroe Productions, realizzando Fermata d’autobus e Il principe e la ballerina. Oggi, possiamo ammirare quest’immenso patrimonio grazie alla pazienza certosina del figlio, Joshua Greene, che alla morte del padre si consacrò a catalogare, restaurare, preservare tutte quelle immagini altrimenti sarebbero andate perdute. Un lavoro durato oltre vent’anni, nei quali Joshua ha fatto ricorso alle più moderne tecnologie digitali e di stampa, pur con qualche imprevisto e difficoltà.
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