Omicidio Yara Gambirasio: Massimo Bossetti piomba nella disperazione dopo il rigetto da parte della Corte Europea di Strasburgo del suo ricorso al fine di ottenere la revisione del processo. In preda allo sconforto, nella cella del carcere di Bollate dove su sua richiesta è stato trasferito da qualche mese, scrive una lettera al suo pool difensivo, ringraziandolo per il lavoro fatto finora e spronandolo a non arrendersi.
Massimo Bossetti piomba nello sconforto dopo il ‘no’ della Corte Europea: documento inedito
L’avvocato Claudio Salvagni ha reso pubblica la lettera consegnatali dal suo assistito, accompagnandola con queste parole sul suo profilo Facebook: «Questa la toccante lettera ricevuta oggi da Massimo. Non aggiungo alcun commento, sarebbe solo irrispettoso della sofferenza palpabile, vera, profonda di un uomo umiliato e condannato senza possibilità (vera) di difendersi e nei confronti del quale resto convinto della sua innocenza. Quello che posso dirti, caro Massimo, è che né io né tutto il pool difensivo abbiamo intenzione di gettare la spugna di fronte a questa aberrante ingiustizia. Continueremo con ogni forza la lotta…».
Qui sotto il testo integrale della lettera in cui Massimo Bossetti si definisce vittima di «un’ingiustizia falsa e maligna»
«Cari Avv.ti Salvagni,Camporini e a tutto il pool difensivo, al fronte di un altro crudele, ulteriore giudizio per di più Europeo, resto allibito, esterrefatto per le modalità scandalose, vergognose in cui nuovamente vengo aggredito senza portarmi nessun rispetto….impensabile per me al giorno d’oggi risentire “INAMISSIBILE IL RICORSO” pronunciato da una Corte Europea dei diritti dell’uomo dopo tutto quanto ho subito sulla propria pelle e agli occhi di tutti voi.
Sono totalmente abbattuto, mortificato, provato alla ennesima potenza per quanto mai avessi sperato nell’udire .
Non riesco più nel cosa io mi possa definire…Ad oggi, di fronte a tutti voi, non esiste più un semplice “uomo,ma un cane, una bestia, perchè è l’unica maniera in cui mi posso definire, visto che non ho mai avuto un minimo di privilegio nel beneficiare, in un solo rispetto in coloro che ingiustamente continuano mortalmente a ferirmi..
Vi confido, con tutta sincerità che speravo nel sentire , vedere e capire, che un giudizio europeo, realmete constatasse quanto effettivamente di disumano ho ben subito dalla giustizia italiana…quello che mi da da pensare, che le radici siano arrivate fino a la…spesso mi chiedo chi ancora mi dia tutta questa forza nell’andare Avanti, basterebbe così poco nel smettere di soffrire e in contempo evitare nel vedere trasparire tanta sofferenza dagli occhi dei miei cari famigliari.
Ma sarebbe troppo semplice nel dargliela vinta per chi è di potere…e forse procurare ancora più ulteriore sofferenza ai miei cari! Ripeto e non mi stancherò mai di ribadire non so perchè tutto sia successo a me, perchè il mio destino, da anni, mi abbia abbandonato in questa terribile infinita ingiustizia, ma quello che di certo so, che al giorno d’oggi, ancora puù sento vicino l’amore da lassù dei miei cari amati genitori, e da quaggiù, il calore , l’affetto e l’amore di tutti voi signori che mi volte bene e che credete principalmente in me e ancora non mi abbiate abbandonato come una nave in preda al panico in un mare in tempesta pronta nell’affondare nei profondi abissi marini.
Non so più a chi e cosa attaccarmi ma auspico in tutti voi Sig.ri AVVOCATI e CONSULENTI di MAI rassegnarsi gettando la spugna ( come chiunque… di santa ragione) al fronte di una realtà inumana, vergognosa, scandalosa, imposta sia dalla giustizia italiana sia da quella eurpoea, affinchè un Benedetto giorno si possa esultare la” NOSTRA GRANDE VITTORIA”.
Cari signori miei, per qualunque possibile cosa a me ancora dovesse succedere, non importa. L’importante è che voi tutti raggiungiate il vero obiettivo, e far si che un altro caso Bossetti non debba più succedere….CONFIDO IN TUTTI VOI PER QUESTO!!!
Avvocati, consulenti, un grazie di cuore per tutta la Vostra intensa costanza e l’impegno professionale di cui ne fate parte che in questo eclatente caso vi ho completamente impegnato moltissimo privando a tutti voi miei cari , tempo prezioso nel dedicare assieme alle proprie famiglie, scusandomi in quanto vi ho sottratto…
Ecco, questo era solo e l’unico mio grido disperato che desideravo lanciare a tutti voi, nel non fermarsi di fronte a un’ingiustizia falsa e maligna, affinchè possiate un giorno uscirne vincenti…. Fiero e orgoglioso del Vostro operato.
Un profondo grazie di cuore per tutto e d’esistere anche per me. VI VOGLIO BENE. Un abbraccio..
Con l’affetto, un qualsiasi, un qualcuno…di talmente disperato nel profondo dell’anima. MASSY».