Tra le portate che si sono avvicendate ieri nel secondo giorno del ‘banchetto renziano’ della Leopolda, quella della legge elettorale. E’ stato il politologo Roberto D’Alimonte a dare l’input al sindaco di Firenze: “C’è tanta voglia di proporzionale dentro una parte del Pd, dentro una parte del Pdl, dentro una parte del Movimento 5 Stelle”. Su un punto tutti convergono: la riforma elettorale deve avere come obiettivo il bene del Paese, non certo quello dei partiti.
Di qui tutto un dibattito sulla inopportunità per l’Italia, in questo delicato e controverso momento storico e politico, di ripristinare il metodo proporzionale. Su questo terreno di buoni propositi Matteo Renzi ribadisce: “C’è voglia di proporzionale, ma la faremo passare perché bisogna sapere chi governa, servono le garanzie”. Per la prima volta, presente a Firenze a questa convention anche l’attuale Segretario del Partito Democratico Guglielmo Epifani. Il clima che si respira è diverso rispetto a quello dell’anno scorso, confronto e compartecipazione subentrano allo scontro fine a se stesso cui eravamo abituati.
Salito sul palco ieri alle 13, Epifani ha così manifestato la sua preoccupazione: ” La situazione è drammatica, l’Italia si sta dividendo sempre di più tra chi non ha nulla e chi invece, per fortuna o per sue capacità, non ha perso quasi niente. E poi c’è il dramma dei giovani che vanno all’estero, noi rischiamo di perdere le nostre migliori competenze”. Il secondo giorno di Leopolda è stato interamente dedicato agli interventi liberi di imprenditori, blogger, politici, commercianti, studenti e oggi, 27 ottobre, si chiuderà con l’intervento del suo fautore ed organizzatore Matteo Renzi, previsto per le 13.