Un dato politico non irrilevante nell’ascesa di Matteo Renzi è stata la conquista della segreteria del Partito Democratico. Bersani avendo aperto le primarie del centro sinistra, malgrado le resistenze di gran parte della vecchia guardia, alla partecipazione di altri candidati del PD diversi dal segretario, ha innescato l’ascesa del nuovo astro nascente Renzi, percepito dal più ampio elettorato del centrosinistra come colui che con la sua energia, costituiva un potente fattore di modernità e di innovazione nel campo della sinistra.
Le primarie le ha perse nella forma, ma nella sostanza Renzi con l’ottima gestione di quella sconfitta ha accumulato un enorme capitale di fiducia da parte di un’ampia fetta del popolo del centro sinistra che alle recenti primarie del PD gli ha tributato un consenso vastissimo, affidandogli un mandato fiduciario enorme. Oggi tutto il PD anche nelle sue differenti articolazioni interne in maniera pressoché unanime sostiene la sfida del suo segretario.
Al termine delle consultazioni con tutti i gruppi parlamentari Renzi ha dichiarato che il suo ruolo di segretario non è in discussione semmai cambierà la squadra della segreteria dove intende coinvolgere le componenti che non si sono riconosciute nella sua candidatura alle primarie.