Domande a pioggia oggi per Matteo Renzi su Twitter. Il sindaco più ‘social’ di tutti non si è certo tirato indietro: amante dell’interazione via web, ha risposto a moltissimi quesiti, toccando svariati temi ‘caldi’ della situazione socio-politica italiana.
Una critica la rivolge ai sindacati, che reputa troppo numerosi: “I sindacati sono in crisi di rappresentanza, se è vero com’è vero, che il 54 per cento degli iscritti al sindacato sono pensionati. Vuol dire che i lavoratori li rappresenti meno dei pensionati. Se vogliono sopravvivere devono cambiare. E poi perché sono tre?“.
Sulla scia delle parole pronunciate oggi dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, bacchettando i partiti, ha invocato un “briciolo di senso di responsabilità più che ottimismo” nell’approntarsi a riformare la legge elettorale, il sindaco di Firenze incalza: “Presenterò la mia proposta di riforma elettorale prima delle primarie, non so se entro il 20 novembre o la settimana successiva”. I suoi punti fermi, in merito, sono chiarissimi: no al “super porcellum o porcellinum”, sì ad una “legge che la sera delle elezioni sancisce chi ha vinto”. Lo scambio mediatico tra Renzi e gli utenti di Twitter ha toccato pure il tema dell’esecutivo di Enrico Letta, al quale – parlando a nome del Pd – promette sostegno ma ad alcune condizioni: il lavoro e le riforme costituzionali.“La vita del governo è indipendente dalla scissione o meno del Pdl. […] Letta lavori per l’Italia e noi lo sosterremo”, queste le sue parole.