Da trasmissione di punta della seconda rete di casa Mediaset a programma di secondo piano. Dalla presenza fissa nel palinsesto di Italia Uno per intere stagioni, tanto da arrivare addirittura ad un doppio appuntamento settimanale (con lo spazio notturno della domenica), ad uno spazio limitato e conquistato a fatica, che durerà quattro mesi (da gennaio a maggio).
Coincidenze? Esigenze di bilancio? Sponsor in fuga? Macché. Le Iene è forse uno dei pochi programmi attualmente in attivo prodotti a Cologno Monzese, senza neanche il supporto ed il potere decisionale (ormai fondamentali) di player internazionali (Endemol, Magnolia vi dicono qualcosa?) da cui si importano ogni anno decine e decine di format televisivi.
A questa minore presenza de Le Iene nel palinsesto di Italia Uno, passata inosservata e sotto silenzio, si aggiunge anche il clamoroso rinvio dell’inizio della nuova edizione, inizialmente prevista per il mese di ottobre. Poi scivolata a novembre per motivi di “carattere organizzativo”. Ed infine a gennaio, con prima puntata a metà mese, dopo le tradizionali feste di Capodanno ed Epifania.
Sui social network – sempre più specchio della verità dei fatti – i volti più noti della trasmissione, molto attivi su Facebook e Twitter dove contano migliaia tra fans e followers, hanno quasi sempre cercato di sorvolare sulla questione, rispondendo in maniera generica alle continue e sempre più pressanti richieste e domande dei propri fans. Nell’immagine al lato è emblematico il messaggio di Angelo Duro (meglio conosciuto come “Nuccio Vip”) ai propri fans su Facebook.
Nella grande foto in alto, invece, quel “confermate le seconde serate ma non conosciamo ancora il giorno di programmazione”, mostrato sulla pagina ufficiale e quindi visibile all’oltre milione di fan della trasmissione, lascia facilmente intuire l’aria che si respira in redazione. Altro che smentite.
Ufficialmente, dirà Mediaset, era tutto previsto, con l’inizio della nuova edizione già programmato da tempo per gennaio 2013. La realtà, probabilmente, è diversa, per altro facilmente riscontrabile sulla pagina ufficiale della trasmissione su Facebook, dove gli annunci ufficiali (“si parte ad ottobre”) sono stati puntualmente seguiti da rinvii (“partiamo a gennaio”) che avevano in realtà il sapore delle smentite. Post, nello specifico, rimossi da profili e pagine ufficiali.
Probabilmente il delicato momento della politica italiana, in cui i terribili inviati ed autori de Le Iene avrebbero avuto vita ancora più facile nel realizzare i loro servizi, ha spinto i piani alti di Cologno Monzese a rivedere i progetti e programmazione. Anche se la trasmissione in questione è richiesta a furor di popolo dai telespettatori, oltre a non aver alcun problema legato ad introiti e sponsorizzazioni.
Forse perché realmente una delle poche (insieme a Report, Servizio Pubblico, Piazza Pulita e poche altre) a fornire un’informazione di strada, del tutto slegata dai canoni tradizionali che invece vorrebbero (o meglio, pretendono) i poteri forti.