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Giuseppe Iuvara ai domiciliari: il medico legale del caso Loris accusato di corruzione e incastrato da un video

28/02/2020 19:05 - Aggiornamento 28/02/2020 19:10

Giuseppe Iuvara, il medico legale noto al pubblico per avere eseguito l’autopsia sul corpo del piccolo Lorys Stival, è finito ai domiciliari. Arrestato con l’accusa di corruzione, in qualità di presidente della Commissione Invalidi Civili dell’Asp di Ragusa avrebbe falsificato un certifico medico finalizzato a fare ottenere la pensione di invalidità ad una donna che non ne aveva il titolo.

giuseppe iuvara arrestato per corruzione

Giuseppe Iuvara finisce ai domiciliari per corruzione

Dopo alcuni giorni in cella, il professionista ha lasciato il carcere ed è stato ammesso agli arresti domiciliari dal Gip del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, il quale ne ha convalidato l’arresto avvenuto lo scorso 20 febbraio per l’ipotesi di reato di corruzione. Come riportano le testate giornalistiche locali, Iuvara, assistito dall’avvocato Enrico Platania, avrebbe risposto alle domande del magistrato che al termine dell’interrogatorio “ha rimodulato la misura cautelare disponendo gli arresti domiciliari”. Sentite anche le altre due donne di Ragusa arrestate assieme a Iuvara: una è la figlia di una donna di 81 anni che avrebbe dovuto ricevere la pensione d’invalidità mediante il succitato falso certificato medico, l’altra è la 61enne che ha fatto da tramite. Le due donne rimangono agli arresti domiciliari.

Giuseppe Iuvara incastrato da un video in cui riceve una tangente

Iuvara e le due donne sono stati colti in flagranza di reato tramite un video: nelle immagini acquisite dai Carabinieri si scorge proprio una delle due signore contare le banconote di denaro contante, appoggiarle sul tavolo e porgerle a Iuvara che le ‘intasca’. Iuvara, consulente tecnico del tribunale e della Procura della Repubblica di Ragusa, nonché dipendente dell’Asp di Ragusa, è stato colto in flagranza di reato nell’atto di ricevere mazzette di denaro contante da parte di una delle due donne in cambio di un falso certificato medico che attestava una fittizia invalidità.

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