Che Enrico Mentana fosse un arcigno difensore del suo credo e del suo modo di fare giornalismo era piuttosto chiaro a tutti. E infatti, puntuale, arriva la replica al richiamo fattogli dall’AgCom. Il garante aveva evidenziato i troppi minuti di telegiornale concessi al Premier Matteo Renzi. Ecco il nostro articolo. Ma Mentana risponde colpo su colpo.
“Per la stupidità della legge sulla par condicio, è stata inserita nel computo del tg la conferenza stampa di Renzi e non l’analogo tempo dato a Di Maio e Romani in serata, con ascolto superiore”. Mentana si riferisce all’edizione straordinaria del TgLa7 con la conferenza stampa del premier che presentava la proposta del Governo sugli 80 euro in busta paga. La sera stessa a Bersagio Mobile, sempre su La7 e sempre condotto dal direttore, sono stati ospiti Di Maio del Movimento 5 Stelle e Romani di Forza Italia. “Non si considera che abbiamo trasmesso l’edizione straordinaria alle 18, in orario non di punta”. Questa trasmissione con Renzi è stata conteggiata dall’AgCom. “Hanno visto la diretta delle conferenza stampa 297mila spettatori, un terzo di quelli che hanno seguito alla sera Bersaglio Mobile. Le due principali opposizioni hanno avuto lo stesso tempo di Renzi, in condizioni di ascolto migliori. Ma questo tempo non è stato conteggiato”.
Mentana conclude con un ulteriore affondo sul testo della legge della par condicio che sicuramente scatenerà polemiche: “Il risultato è che una legge, nata in altri tempi per limitare lo spazio di Berlusconi in tv, ora diventa una tagliola che impedisce di fare il proprio mestiere”