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Meredith Kercher, Amanda Knox in Italia: “Molti pensano che io sia cattiva ma …”

15/06/2019 11:55 - Aggiornamento 15/06/2019 12:27
Amanda Knox in Italia, ospite al Festival della giustizia penale a Modena in corso proprio nella giornata odierna, sabato 15 giugno 2019. “Sono una vittima, su di me accanimento dei media”, ha appena detto la ragazza americana assolta in via definitiva, dopo 4 anni di carcere insieme a Raffaele Sollecito, per il delitto della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il 1° novembre 2007. In Italia “ho incontrato la tragedia e la sofferenza” ma “nonostante ciò o forse per questo l’Italia è diventata parte di me […] Tanta gente pensa che io sia pazza a venire qui, mi è stato detto che non è sicuro, che sarò attaccata per le strade, che sarò falsamente accusata e rimandata in prigione … ho paura”.

Amanda Knox al Festival della giustizia penale di Modena (Foto da Il Messaggero)

Amanda Knox in Italia al Festival della giustizia penale: “Io vittima”

“Quel giorno Rudy Guede è entrato nel mio appartamento e ha violentato e ucciso la mia coinquilina Meredith. Lui è stato condannato”, così Amanda nel ricostruire la terribile vicenda giudiziaria che l’ha vista protagonista insieme all’ivoriano (unico condannato per l’omicidio e ancora in carcere) e all’allora fidanzato pugliese, Sollecito. “Il primo novembre 2007, un ladro, Rudy Guede è entrato nel mio appartamento, ha violentato e ha ucciso Meredith. Ha lasciato tracce di dna e impronte. È fuggito dal Paese, processato e condannato. Nonostante ciò un numero importante di persone non ha sentito il suo nome, questo perché pm, polizia e giornalisti si sono concentrati su di me. Giornalisti chiedevano di arrestare un colpevole. Hanno indagato me mentre Guede fuggiva. Non basandosi su prove o testimonianze”. “So che rimango una figura controversa agli occhi dell’opinione pubblica, nonostante la Cassazione mi abbia assolto dall’accusa dell’omicidio di Meredith”, ha precisato la Knox, “So che molti pensano che io sia cattiva, ma in realtà io sono stata una vittima: si cercava un colpevole e polizia e media si sono accaniti su di me”.

Omicidio Meredith, Raffaele Sollecito: “Il mio rapporto con Amanda”

Il grande escluso dell Festival della giustizia penale è lui, Raffaele Sollecito, il quale ieri sera 14 giugno è stato ospite in studio a Quarto Grado. “Io non sono la storia di qualcun altro, sono andato avanti con la mia vita e sono più focalizzato sui miei sogni e i miei obiettivi”, ha detto il 35enne ingegnere informatico, come Amanda incarcerato per 4 anni e poi assolto in via definitiva. Sollecito ha parlato del futuro che lo aspetta e al quale sta guardando cercando di lasciarsi il passato alle spalle. “Ho sentito Amanda pochi giorni fa e in quell’occasione mi ha detto che avrebbe partecipato a questo convegno (il Festival della Giustizia Penale di Modena ndr), al quale io però non sono stato invitato. Non ne so il motivo ma non posso negare di esserci rimasto male, perché il caso è uno e i protagonisti sono pochi – io e Amanda – perciò se ne si vuole parlare serve invitare tutti”. Su Amanda ha detto: “Sembra una ragazza intimorita come lo era quando è andata via dopo la sentenza di assoluzione. Ero innamorato di lei, sì, ma sono quegli amori giovanili che in una settimana possono capitare.”.

omicidio meredith kercher