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Mes, è caos in Aula dopo il discorso di Conte: “Vi siete venduti anche l’anima”

Questa mattina alla Camera il Premier Giuseppe Conte ha fatto il punto della situazione riguardo al Meccanismo europeo di stabilità. Confermando quanto già dichiarato, ha ribadito che “la revisione del trattato sul Mes non apporta modifiche sostanziali al trattato già esistente e non introduce alcun automatismo nella ristrutturazione del debito di uno Stato”. Ribadendo quindi la partecipazione del Parlamento ai negoziati sulla riforma, Conte ha anche puntato il dito contro gli attacchi dell’opposizione, quella che secondo il Premier è “la vera minaccia al nostro Paese”, di più che una modifica del trattato sul fondo salva-Stati. Le parole di Conte hanno scatenato molto scompiglio in parlamento: l’opposizione si è alzata a suon di “Vergogna!” verso il Movimento 5 Stelle.

Mes, Conte: “L’Italia non ha nulla da temere”

“L’Italia non ha nulla da temere anche perché il suo debito è pienamente sostenibile, come dimostrano le valutazioni delle principali istituzioni internazionali, inclusa la Commissione, e come confermano i mercati- ha ribadito Conte- Vero è che un dibattito portato avanti in modo molto confuso rischia di indurre il sospetto, nei mercati e nelle istituzioni internazionali, che siamo noi stessi a dubitare dell’impegno assunto di mantenere il debito su un sentiero di piena sostenibilità: questo sì che sarebbe un modo per danneggiare il risparmio degli italiani”. Un chiaro riferimento alla Lega di Matteo Salvini e alle discussioni accese da Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, forse la più convinta a dire “no” alla “trappola del Mes”, come lei stessa l’ha definita. “Bisogna stare attenti a insinuare dubbi e paure nei cittadini italiani– ha attaccato poi Conte– tanto più che quantomeno alcune delle posizioni che si sono delineate nel corso del dibattito pubblico hanno disvelato il malcelato auspicio di portare il nostro Paese fuori dall’euro-zona o, addirittura, dall’Unione europea. Se questo è l’obiettivo allora converrebbe chiarirlo in modo esplicito, affinché il dibattito pubblico sia trasparente e i cittadini italiani possano essere informati di tutte le implicazioni che tali posizioni portano con sé”.

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Mes, Giuseppe Conte in Aula: “E’ un’assicurazione contro il contagio del panico dei mercati”

Durante il suo intervento in Aula il Presidente Giuseppe Conte ha toccato tante questioni dell’agenda politica, ma una su tutte interessava i parlamentari: il Mes. A Riguardo, Conte ha ribadito quanto già affermato lo scorso 2 dicembre: “Il 13 dicembre si riunirà l’Eurosummit e dovrà parlare della riforma del Mes, dell’Unione Bancaria e del Bicc sulla base dei lavori dell’Eurogruppo. Ribadisco quanto già affermai lo scorso 2 dicembre, circa la coerenza e la trasparenza che hanno sempre caratterizzato i rapporti tra gooverno e Parlamento. La revisione del trattato sul Mes non apporta modifiche sostanziali al trattato già esistente e non introduce, ed è nostra ferma intenzione che questo non accada, alcun automatismo nella ristrutturazione del debito di uno Stato, ma lascia alla Commissione europea il fondamentale ruolo di valutarne la sostenibilità e di assicurare la coerenza complessiva delle analisi macroeconomiche effettuate sui Paesi membri. Il Mes è un’assicurazione contro il contagio del panico dei mercati che va a vantaggio di tutti”. Il Paese quindi non ha nulla di cui preoccuparsi, visto che il debito pubblico è sostenibile: “Reputo indispensabile continuare a informare il Parlamento in tutte le occasioni in cui l’Italia sarà chiamata a esprimersi sulla riforma del Mes. Il Parlamento, con la risoluzione dello scorso giugno, ha dato al governo mandato per un pacchetto di riforme: non posso che ribadire quanto già auspicato, ovvero che il Parlamento contribuisca a portare in Europa la voce di un Paese forte e coeso, che si impegna a rafforzare le istituzioni europee secondo un piano che conduca a un’archittettura più robusta e a una condivisione dei rischi, senza alcun pericolo per gli interessi nazionali”. Poi conclude: “Il governo continuerà a operare in una logica di pacchetto, valutando con la massima attenzione ai punti critici. Il Parlamento sarà pienamente coinvolto in caso di richiesta di attivazione del Meccanismo”. Nel testo approvato dalla risoluzione della maggioranza, oggi in Parlamento, rimarrebbe infatti la logica del pacchetto per cui oltre al Mes si voterà su Bicc e Unione Bancaria, ma le novità verrebbero adottate in maniera progressiva e sempre con il coinvolgimento del Parlamento.

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Le reazioni all’intervento di Giuseppe Conte in Aula

Vi siete venduti anche l’anima” si sente tra i banchi di Fratelli d’Italia. A urlare è Federico Mollicone, parlamentare del partito di Giorgia Meloni. Ma anche la leader di FdI non si risparmia nei commenti e per questo il presidente della Camera Roberto Fico è costretto a richiamarla. Dai banchi della Lega invece si sente un coro: “Venduti, venduti!“, urlano i deputati dopo l’intervento di Lia Quartapelle, la democratica che ha accusato la “campagna di mistificazione contro il Mes della bestia” della Lega, prima di sostenere che il leader del Carroccio, Mattia Salvini, non conosca il Mes e di accusarlo di aver scatenato la polemica sul fondo salva-Stati per mancanza di argomenti con cui fare propaganda. Il leghista Claudio Borghi, invece, è intervenuto citando i “calpesti e derisi” dell’inno nazionale e ha definito Conte “traditore della patria“. Il deputato del Carroccio ha ripetuto che i due partiti che sostenevano il presidente del Consiglio lo scorso giugno, Lega e Movimento Cinque Stelle, non avrebbero dato altro mandato se non quello di fermare la riforma del fondo salva-Stati. Borghi insiste anche sull’assenza in Aula di Luigi Di Maio: “La logica di pacchetto- cavallo di battaglia del premier in Europa- è una scemenza”. Filippo Scerra, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha commentato: “Sono stati ingiusti e indecorosi gli attacchi sul Mes della Lega – ha detto – Ma cosa altro potevamo aspettarci da un partito che ha fatto piombare il Paese nella crisi solo per capitalizzare consensi? Non prendiamo lezioni da chi attua la politica di spararla più grossa. Non è accusando di alto tradimento il presidente del Consiglio che sta lavorando che si fanno gli interessi degli italiani”, prima di aggiungere che “il Mes lo ha votato anche Giorgia Meloni”. Queste parole non sono state accettate dalla leader di Fratelli d’Italia che subito, con un urlo, ha risposto: “Pagliaccio!”.

Il M5S annuncia che voterà sì alla riforma del MES, il fondo salva-banche voluto dagli €urocrati. L'Italia aveva la…

Pubblicato da Giorgia Meloni su Mercoledì 11 dicembre 2019

Giorgia Meloni non accetta il Mes

Sul suo profilo Facebook Giorgia Meloni, dopo l’intervento in Aula del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha pubblicato una foto con scritto: “Il M5S voterà il Mes: ennesimo tradimento sulle spalle degli italiani”. Nella didascalia, ha poi aggiunto: “Il M5S annuncia che voterà sì alla riforma del Mes, il fondo salva-banche voluto dagli €urocrati. L’Italia aveva la possibilità di opporsi e alzare finalmente la testa, questa doveva essere la battaglia di tutti! Ma dai 5 Stelle arriva l’ennesimo voltafaccia, l’ennesimo tradimento fatto sulle spalle degli italiani per difendere le poltrone. Vergogna!”

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