“Non intendo rispondere agli insulti, noi rispondiamo col lavoro. Gli italiani da un Presidente del Consiglio si aspettano risposte, soluzioni, non insulti”, è iniziato così il discorso di replica di Matteo Salvini rivolto al Premier Conte in Aula dopo l’informativa riguardo al Mes, il Fondo Salva-Stati.
?In diretta dal Senato, la mia risposta al nervoso ex avvocato degli Italiani #stopMES.Decine di assenze fra i 5Stelle (oltre 30) e a sinistra (oltre 20) mentre parla Conte. Neanche la sua maggioranza lo ascolta..
Pubblicato da Matteo Salvini su Lunedì 2 dicembre 2019
I commenti di Matteo Salvini su Giuseppe Conte sul Mes
Mentre Giuseppe Conte parlava a Palazzo Madama, i senatori della Lega si sono passati di mano in mano un cartello con scritto “Il Conte Pinocchio“. Per questo la presidente Elisabetta Alberti Casellati è stata costretta a sospendere la seduta e a chiedere la rimozione del cartello. Sul banco del capogruppo della Lega, poi, era stato appoggiato un pupazzo del celebre personaggio di Collodi. In Aula, inoltre, Conte ha esplicitamente attaccato il segretario del Carroccio accusandolo di diffondere notizie false, si aver dato prova di scarsa conoscenza delle regole e di mancanza di rispetto delle istituzioni, un atteggiamento irresponsabile che compromette la fiducia dei cittadini nei confronti di tutto il governo. “Pur di attaccare il governo Salvini non si è fatto scrupoli. Ma di lui non mi sono sorpreso, la sua scarsa abitudine a leggere i dossier mi è nota”, ha affermato il Premier Conte prima di ribadire che “una falsa accusa di alto tradimento è questione differente dall’accusa di aver fatto errori politici, è indice della forma più grave di spregiudicatezza perché finisce per minare alle basi la credibilità delle istituzioni democratiche pur di lucrare per qualche effimero vantaggio”.
Non solo, perché Salvini, prima di entrare in Aula, con i giornalisti, aveva commentato: “Sul Mes o ha mentito Gualtieri o ha mentito Conte o non ha capito di Maio. Ma se qualcuno ha mentito credo che sia stato Conte perché Gualtieri non c’era. Se Gualtieri dice che il pacchetto è chiuso, probabilmente dice la verità. Se mi hanno dato fastidio le parole di Conte? Scivola… rispetto ad agosto lo vedo molto più nervosetto, grigio, livido… Io non porto rancore”. Insomma, l’atmosfera già non era leggera e poteva solo che appesantirsi.
La risposta di Matteo Salvini a Giuseppe Conte
Una volta presa la parola Matteo Salvini ha dato così il via al suo discorso: “Non rispondo agli insulti. Noi rispondiamo con il lavoro: gli italiani si aspettano risposte e soluzione, non insulti. Mi spiace per lei presidente perché vive di rancore e rabbia. Ne è passato di tempo da agosto, ma non è cambiato il suo atteggiamento”, ha detto prima di rivolgere l’attenzione agli ex alleati di governo. “Mi rivolgo ai Cinque Stelle. Il trattato va rinegoziato, avete detto. Avete detto che avevate riserve e che ogni parlamentare sarebbe dovuto intervenire. Condivido le vostre richieste alla Camera: c’è qualcuno che mente al governo. L’Eurogruppo ha detto che il Mes è approvato e il ministro Gualtieri ha detto che il Trattato non è emendabile: significa che nei banchi c’è qualcuno responsabile di una menzogna che ricadrà sulla testa e sui risparmi degli italiani”. Secondo Salvini, quindi, o a mentire è Gualtieri quando dice che la riforma non può più subire modifiche, oppure è Conte quando nega di aver agito all’oscuro del Parlamento: “Qualcuno non la racconta giusta. Sono quelli che smentiscono quello che ha detto il governatore di Bankitalia, secondo cui questo trattato comporta rischi enormi. Il governatore dell’Abi invece ha detto che le banche non compreranno più titoli italiani: ditemi allora chi sta mettendo a rischio i risparmi degli italiani. Sta seduto lì. Stanno distruggendo il sogno dei padri fondatori dell’Europa: state riducendo l’Europa a un centro commerciale. Ristrutturazione del debito pubblico significa che viene taciuto un rischio di un intervento notte tempo sui risparmiatori italiani. Ricordo che dei duecento miliardi prestati ai greci, ai cittadini greci è rimasto il 5% di quei soldi. Il resto è andato alle banche tedesche e francesi. Questo è il Mes: un meccanismo che serve ad aiutare le banche in difficoltà che stanno in Germania”, ha detto il leader del Carroccio.
Mes, le accuse di Matteo Salvini a Giuseppe Conte
“Mancano 60 parlamentari della maggioranza: ecco la fiducia che hanno in lei, presidente- ha affermato per rincarare la dose- Ditemi se è normale. Sabato e domenica saremo in mille piazze italiane, se lei non si offende e ci vuole denunciare tutti. Raccoglieremo le firme necessarie per fermare il trattato e impedirvi di barattare il futuro dei nostri figli con le vostre poltrone”.
“Si usano i soldi dei Paesi in difficoltà per salvare le banche dei Paesi non in difficoltà. E se noi un giorno avremo bisogno di aiuto, dovremo chiedere il permesso. Da avvocato del popolo mi aspettavo attenzione per ciò che il popolo pensa. Ma il tempo è galantuomo e le bugie hanno le gambe corte. Un giorno l’Italia vi chiederà conto, e non vorrei essere nei vostri panni. Deve essere difficile difendere l’indifendibile”.
Matteo Salvini infine ha concluso il suo intervento in Aula ribadendo le accuse nei confronti del Presidente Conte di aver scavalcato il Parlamento e aver agito in segretezza: “Lei è qua oggi perché la Lega si è mossa, altrimenti avremo letto sui giornali a cose già fatte. Agli amici di Cinque Stelle chiedo di portare un documento di maggioranza, e se avete cambiato idea, siamo in democrazia e va bene tutto. In Umbria hanno già dato un giudizio su di lei, presto lo daranno anche in Emilia-Romagna, in Calabria eccetera. E presto lo daranno anche 60 milioni di italiani. Il nostro è un grande Paese e gli italiani sopravviveranno anche a lei, presidente Conte. Si vergogni“.
