Meteo prossimi giorni, una breve tregua, 24 ore non di più, poi il maltempo tornerà ad imperversare sull’Italia, portando freddo e la prima neve di stagione anche a quote relativamente basse. E’ la previsione dei principali meteo questa mattina, dopo un weekend segnato da forti piogge e vento impetuoso, che hanno causato allagamenti, esondazioni e mareggiate. Liguria, Toscana e Lazio le regioni più colpite, ma nei prossimi giorni sarà in particolare il nord Italia a subire il primo attacco invernale.
Meteo oggi e domani: le previsioni
Oggi lunedì 4 novembre 2019 il meteo migliorerà su gran parte del Paese salvo qualche residua nota d’instabilità in Toscana, sulle coste campane e sulle aree interne della Calabria. Continueranno però a soffiare forti venti di Libeccio specialmente sul lato tirrenico dove si registreranno locali mareggiate. Le temperature saranno ovunque in aumento. Ma già da martedì 5 novembre 2019 mattina il tempo tornerà a peggiorare: secondo IlMeteo.it piogge e qualche temporale colpiranno le regioni di Nordest e ancora una volta sulla fascia centrale e settentrionale tirrenica (Toscana e Lazio dunque). “Forti piogge saranno possibili soprattutto in Toscana, Umbria, Lazio e fino alla Campania” si legge nel comunicato diffuso dal noto portale meteo (vedi mappa modello ETA, pubblicata qui sotto. Andrà meglio sul resto del Sud e sulla fascia adriatica centro meridionale, nello specifico dalle Marche fino alla Puglia. Su questi settori il clima sarà più mite rispetto al resto del Paese.
Meteo prossimi giorni: freddo e neve in arrivo
Secondo il team de IlMeteo.it i modelli di previsione confermano un nuovo peggioramento del tempo nella giornata di venerdì 8 novembre 2019. Le prime ad essere colpite saranno le regioni settentrionali, in particolare Lombardia orientale, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli. È atteso, tra le altre cose, l’arrivo della neve in
montagna, a causa della presenza di aria più fredda. Nevicate, anche copiose, saranno possibili sui rilievi alpini fino a quote inferiori ai 900 metri o localmente più in basso sull’area delle Dolomiti.