Dal Rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno 2014 presentato oggi al Tempio di Ariano a Roma è emerso il dato allarmante del sempre maggiore spopolamento e impoverimento economico del Sud Italia. 116mila abitanti sono emigrati nel solo 2013 e lo scorso anno i morti hanno superato le nascite. Inoltre negli ultimi cinque anni il Mezzogiorno ha perso più di mezzo milione di posti di lavoro.
La situazione che dal Rapporto viene fuori è tra le più drammatiche degli ultimi tempi: sempre negli ultimi cinque anni di crisi gli investimenti sono calati del 53%, gli addetti del 20%, i consumi delle famiglie si sono contratti del 13% in cinque anni; gli occupati sono 5,8 milioni, la cifra più bassa dal 1977 e la disoccupazione toccherebbe la cifra del 31,5%.
Nel Sud-Italia pur essendoci solo il 265 degli occupati è concentrata il 60% delle perdite dovute alla crisi: nel quinquennio 2007- 2013 delle 985mila persone che in Italia hanno perso il lavoro, 583mila abitano nel Mezzogiorno. La tendenza è confermata dai dati riguardanti il trimestre 2014, rispetto all’anno precedente ha perso 170mila posti di lavoro. Il Rapporto Svimez avanza alcune proposte per fronteggiare l’emergenza occupazionale e la desertificazione industriale, nell’ambito di una “logica di di sistema”: fiscalità di compensazione, rilancio degli investimenti, una politica industriale nazionale specifica per il Sud e ancora, rigenerazione urbana, rilancio delle aree interne, creazione di una rete logistica in un’ottica mediterranea, valorizzazione del patrimonio culturale.