Lite in diretta tra Michele Santoro e Marco Travaglio nel corso della puntata di Servizio Pubblico condita dall’abbandono rabbioso dello studio da parte del vicedirettore de Il Fatto Quotidiano. Travaglio si è scagliato contro Claudio Burlando, governatore della Liguria, apostrofato come “simbolo” della malapolitica responsabile del disastro di Genova. Santoro, moderatore del dibattito, vorrebbe far replicare Burlando e ha chiesto al giornalista del Fatto di preferire il dialogo agli insulti.
Più volte, durante la puntata, i due giornalisti si sono ripresi l’un l’altro. Travaglio attaccato da uno degli studenti di “angeli del fango” ha poi continuato, con toni molto accesi, ad attaccare il Governatore accusandolo di essere un cementificatore e di avere commesso delle porcate. Santoro ha quindi , ritenuto di interrompere il collega, invitandolo a permettere la replica di Burlando dopo gli insulti, ma Travaglio ha prima sostenuto di non avere insultato nessuno e poi ha lasciato lo studio vistosamente innervosito.
Michele Santoro prima di lanciare lo stacco pubblicitario, ha spiegato: “Sono trent’anni che faccio questo mestiere e che credo nel libero confronto. Finchè esisterò tutti avranno il diritto di dire la propria. Se in questo Paese sta emergendo la voglia di non ascoltare gli altri, io non la condivido e non la condividerò mai”. Il sodalizio tra i due giornalisti, già presentava delle crepe la scorsa stagione, stavolta sembra arrivato al capolinea.