Qualcosa certamente è cambiata da allora, oggi Miccichè è capo di un partito meridionalista Grande Sud che per il prossimo appuntamento elettorale si allargherà a figure di rilievo dell’area berlusconiana come Caldoro e Scopelliti, presentandosi come la Lega del Sud.
Lo schema che si cerca di seguire è lo stesso del 1994 quando Berlusconi si alleò coi missini, si cerca un fronte ampio a sud coi meridionalisti e la destra al nord con la Lega. Allora funzionò oggi ci riprovano e il primo tassello è stato posizionato. Per la Lega si negozia ancora.
Gianfranco Miccichè sostenitore e artefice delle vittorie del PDL sull’isola si era poi allontanato dichiarando alla stampa persino che si era pentito di essere stato al fianco di Berlusconi, inoltre non c’era empatia col segretario Angelino Alfano. L’ incontro oggi a Roma segna un un nuovo inizio, una nuova avventura per la Sicilia e per l’Italia.
Forse Miccichè perderà qualche pezzo del suo partito come il capogruppo all’Ars Cimino, ma la situazione è talmente in evoluzione che ci si aspetta di tutto. Il segretario Alfano sembra non fosse presente all’incontro.
Adesso comincerà il pressing sull’ ex presidente della Regione Siciliana Lombardo altro tassello che Berlusconi cercherà di portare nel suo puzzle
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