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Miele: un nuovo approccio alla lotta contro la resistenza batterica

09/05/2014 13:03

Professionisti e medici potrebbero sfruttare pienamente le potenzialità del miele, impiegandolo nella lotta contro le infezioni. E’ quanto emerge da uno studio, facente parte del 247esimo Meeting Nazionale della American Chemical Society (ACS), la più grande società scientifica del mondo.

L’incontro, cui hanno partecipato migliaia di scienziati, offre più di 10.000 segnalazioni sui nuovi progressi della scienza e altri argomenti e si svolge presso il Convention Center di Dallas.

“La proprietà unica del miele risiede nella sua capacità di combattere le infezioni su più livelli, rendendo più difficile per i batteri sviluppare resistenza” ha detto il capo dello studio Susan M. Meschwitz. “Grazie a una combinazione di armi: perossido di idrogeno, acidità, effetto osmotico, alta concentrazione di zuccheri e polifenoli, si uccidono attivamente cellule batteriche. L’effetto osmotico, che è il risultato della elevata concentrazione di zucchero nel miele, richiama acqua dalle cellule batteriche, e la disidratazione le uccide”.

Inoltre, diversi studi hanno dimostrato che il miele inibisce la formazione di biofilm, o comunità di batteri che causano malattie. Il miele può inoltre interrompere il quorum sensing, che indebolisce la virulenza batterica, rendendo i batteri più sensibili agli antibiotici convenzionali” ha detto la Meschwitz. Il Quorum sensing è il modo in cui i batteri comunicano fra loro. In alcuni batteri, questo sistema di comunicazione controlla anche il rilascio di tossine, o la loro capacità di causare malattie.

La Meschwitz sostiene che un altro vantaggio del miele è che, a differenza degli antibiotici convenzionali, non indirizza i processi di crescita essenziali dei batteri.

Il miele ha inoltre proprietà antiossidanti importanti. “Abbiamo eseguito i test standard sul miele per misurare il livello di attività antiossidante” ha spiegato Meschwitz “e i risultati sono molto validi”.

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