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Soumayla Sacko è stato ucciso a colpi di fucile mentre stava prendendo delle lamiere da una vecchia fornace abbandonata. Prima dell’alba sono scattate le manette per l’indagato Antonio Pontoriero, alla luce di un’ulteriore assunzione di informazioni che hanno confermato un “quadro che era evidente sin dall’inizio”, l’uomo è accusato di omicidio e porto e detenzione illegale di arma.
Pontoriero era stato iscritto nel registro degli indagati già nelle ore immediatamente successive al delitto dopo che i carabinieri avevano raccolto la testimonianza dei due connazionali della vittima, scampati alla morte per puro miracolo. Alla luce delle dichiarazioni dei due maliani che erano con la vittima, infatti, e alla corrispondenza delle loro descrizioni con le caratteristiche somatiche, il tipo di abbigliamento e l’auto posseduta dal sospettato, tutti i sospetti degli inquirenti si erano concentrati immediatamente su Pontoriero. L’uomo era anche stato sottoposto alla prova dello stub ma gli inquirenti hanno disposto l’arresto dell’indiziato ancor prima di ottenere l’esito dei suddetti accertamenti.