Questa mattina sul Corriere dello Sport è uscita una lunga intervista a Sulley Muntari, il centrocampista ghanese si è espresso in merito alle polemiche post Juventus-Roma, ha dimostrato tutta la sua ammirazione per Francesco Totti: “Lui può dire ciò che vuole perché un idolo assoluto, quando parla si ascolta e basta e non si discute, gente come lui Pirlo o Ibrahimovic hanno sempre ragione a prescindere da quello che dicono”, ha parlato poi delle differenze portate da Inzaghi rispetto al passato, ha giurato amore eterno al Milan e infine ha ripensato al suo gol “fantasma” di tre anni fa contro la Juventus: “Non avrebbe cambiato le cose, avrebbero vinto lo stesso, loro sono stati bravi a crederci noi abbiamo mollato”.
L’intervista comincia con la lode al capitano della Roma Francesco Totti, il ghanese è convinto che Totti abbia ragione ad aver estremizzato la polemica dicendo che con la Juventus in gioco si arriva sempre secondi. Ed ecco spiegato il perchè di quest’intervista proprio a Muntari, simbolo degli errori arbitrali grossolani degli ultimi anni. Poi Muntari ha parlato del suo nuovo mister Inzaghi: “Ha portato tanto entusiasmo, è un motivatore, ci fa stare sempre sul pezzo e poi insegna calcio: ti fa capire cosa fare, come muoverti, cosa che negli ultimi due anni ci è mancato, senza nulla togliere ad Allegri e Seedorf, e ora c’è tanta rabbia rispetto al passato perché vogliamo tornare a vincere, e io voglio farlo ancora e ancora con questa squadra.”
Infine dopo aver parlato di uno degli episodi più famosi degli ultimi anni, per l’appunto il suo gol in Milan-Juventus del 2012, Muntari è convinto che: “la tecnologia nel calcio è necessaria perché oggi il calcio è cambiato, magari il calcio perderebbe il suo fascino, ma non si può più fare finta di niente”. E in questo ci sentiamo di dare ragione al buon Sulley Muntari.