Il film più ‘avvincente’ l’hanno vissuto in sala gli spettatori del cinema Ariosto di Milano: ieri sera, domenica 29 settembre 2019, una sessantina di persone sono rimaste esterrefatte di fronte alla scena che gli si è palesata innanzi. Erano le 20.37 quando, tra il panico dei presenti, un controsoffitto del cinema di via Lodovico Ariosto ha ceduto sbriciolandosi in una fitta nuvola di polvere, finita sulle poltroncine. Il crollo, preceduto da un boato, ha generato il panico in sala provocando la fuga degli spettatori. L’allarme, scattato per un’iniziale segnalazione di esplosione, ha fatto immediatamente convergere gran parte delle pattuglie impegnate in strada sul luogo del crollo.
Milano, crollo nel cinema Ariosto: allarme esplosione mette in moto macchina dei soccorsi
In pochi minuti la zona attorno al cinema Ariosto è zeppa di mezzi dei Vigili del fuoco e di ambulanze del 118. L’accertamento delle cause di tanta concitazione fa escludere il peggio: il bilancio è meno grave di quanto si pensasse; nessuna esplosione, ‘solo’ il crollo di parte del controsoffitto della struttura. Un edificio risalente agli anni ’30 che ha portato gli investigatori dell’Ufficio prevenzione generale della Questura a concentrarsi in particolare sulla manutenzione. Secondo una prima ricostruzione, infatti, l’episodio sarebbe dovuto a un cedimento strutturale dell’armatura che teneva in posizione il controsoffitto. Un pannello, quello crollato, di sei metri per tre, composto prevalentemente da cemento alleggerito, molto più pesante del cartongesso utilizzato nelle sale e nei teatri di costruzione più recente.
Cede il controsoffitto, due feriti: il bilancio poteva essere più grave
Come anticipato, al momento del crollo del cinema Ariosto di Milano, in sala erano presenti una sessantina di persone: circa un quarto rispetto alla capienza di 220 posti. Ed è stata proprio questa circostanza a rendere il bilancio meno grave. Due i feriti: si tratta di una coppia di anziani di 72 anni e 79 anni. Contusione alla testa per entrambi e ricovero in codice verde. Nessuna conseguenza per il resto degli spettatori. L’incidente, avvenuto senza «segnali» precedenti, mentre era in corso la proiezione del film “E poi c’è Katerine”, con Emma Thompson, iniziata alle 19.15, ha portato i Vigili del fuoco ad effettuare verifiche sull’eventuale presenza di amianto: «In strutture cosi datate è frequente la presenza di questo materiale, – ha spiegato il funzionario Carlo Cardinali, presente sul posto – ma al momento non abbiamo la certezza». Scattata, comunque, la procedura di «decontaminazione» per i primi Vigili del fuoco intervenuti; tute, caschi e guanti verranno, dunque, trattati per eliminare eventuali polveri di amianto. Intanto, la sala è stata dichiarata inagibile e chiusa.
Leggi anche —> Il Santo del giorno 30 settembre: San Girolamo