«180 fotografie a colori, un video di un’ora che si interrompe due volte, ma non dovrebbero mai venire interrotti i video che riprendono scene di un crimine. Si vede una persona in camice bianco senza i copri scarpe e senza il copri testa, che fa le riprese e in un fotogramma ci sono sei persone vestite come noi nella stanza. Quindi l’inquinamento della scena è provato dalle immagini». Queste le dichiarazioni rilasciate oggi, martedì 11 febbraio, dall’avvocato Antonio De Renzis, legale della famiglia Pantani, ospite a “Mattino Cinque”.
«Marco era in una pozza di sangue in una stanza che sembrava divelta da un uragano –prosegue il legale – Vedendo il video si comprende immediatamente come le indagini si indirizzano in un’unica direzione, e cioè la droga, mentre, secondo me, dovevano essere lasciati aperti altri scenari e noi vogliamo approfondire alcuni piccoli, ma grandi particolari.
E ancora l’avvocato De Renzis prosegue raccontando alcuni dettagli riguardanti la scena del crimine e dichiara: «Ci sono altri elementi da chiarire: Marco, secondo la versione ufficiale, avrebbe avuto un delirio, ma la specchiera divelta dal bagno è per terra ma intatta; la televisione è sul pavimento, ma girata dal lato giusto; le padelle, che sarebbero state lanciate, sono casualmente tutte rivolte dal lato corretto…».