Se soltanto pochi anni fa tutto il mondo si inchinava davanti alla lungimiranza degli Americani che decidevano di premiare un Presidente talentuoso e determinato ma anche afroamericano come Barack Obama, adesso, complice una crisi senza precedenti che ha coinvolto gli Stati Uniti, c’è di nuovo la possibilità che arrivi un ricco e piuttosto arrogante ex uomo d’affari che tanto ci ricorda il duo Bush padre e figlio.
Sicuramente si tratta di un grande comunicatore con alle spalle una carriera di primo piano sia politica (ex governatore del Michigan) e sia manageriale (è stato Amministratore Delegato di Bain & company e presidente del fondo Bain Capital da lui fondato).
Romney, mormone, incarna alla perfezione il candidato ideale Repubblicano e non ci dà certo fastidio il suo patrimonio stimato di 200 milioni di euro, le sue corse in moto d’acqua ai Caraibi o le sue gaffe sui poveri.
Politicamente si è dimostrato un valido avversario di Obama che purtroppo si è trovato a gestire un periodo storicamente molto complesso per gli Stati Uniti e, onestamente, nel terzo dibattito, sono stati diversi i punti sui cui i due concordavano. D’altro canto i dibattiti sono fortemente dipendenti dai sondaggi e questi dicono che gli Americani vogliono maggiore attenzione alla politica interna meno coinvolgimenti in conflitti. Il 64% degli intervistati dall’agenzia Pew Research Center ha affermato di essere contrario ad un eventuale interventi in Siria ed il 57% vuole che le truppe USA si ritirino quanto prima dall’Afghanistan.
Al contrario però, i cittadini vogliono che la lotta al terrorismo continui e Romney, nonostante di recente si sia mostrato vagamente pacifico, è pronto a sostenerla. Baracak Obama nel suo mandato non gli è però stato da meno, ma le voci dei suoi piani segreti elaborati per sequestrare e giustiziare i più pericolosi criminali in circolazione sono stati fortemente criticati dai pacifisti e non solo, sebbene non ci siano elementi per dire che esistano davvero.
Quando però il dibattito riguarda temi caldi come sanità, finanza e politica economica Romney, pur mostrando il peggio di sè, sembra far breccia nel cuore dei tantissimi scontenti. Probabilmente molti non si rendono conto che stavolta gli Stati Uniti stanno in mezzo alla crisi e che, per certi versi, l’hanno pure causata con le loro artificiose speculazioni sui mutui.
Il limite è stato oltrepassato dalle recenti parole di Romney riguardanti l’Italia, definita una nazione “spazzatura” (“Rubbish”) ed un modello negativo per gli US. Secondo Romney l’Italia sarebbe una nazione di incompetenti che ha un ruolo marginale e addirittura si prende gioco di noi additandoci come conquistatori della Chrysler dall’alito pesante.
Al di là del fatto che l’uomo più importante del pianeta dovrebbe probabilmente mostrare una qualche forma di diplomazia e soprattutto di “educazione”. Ciò che davvero meraviglia è il fatto che dal punto di vista economico, la globalità dei mercati richiederebbe che gli Stati Uniti dialogassero in modo proficuo con l’Europa con lo scopo di tenere il passo di paesi emergenti dal potenziale gigantesco come la Cina o l’India.
Romney sembra invece voler esaltare il modello Statunitense che al momento appare malato e per farlo ha pensato bene di negativizzare in modo insulso e meschino paesi che, per lo meno nel corso della storia, qualcosina l’hanno dimostrato e che almeno in Europa possono comunque far sentire la loro voce.
Romney potrebbe vincere solo sfruttando gli eventi che hanno influenzato negativamente il periodo del mandato di Obama ma non ha nemmeno lontanamente il carisma del suo avversario. Poichè l’orientamento politico che scaturirà dalle elezioni avrà, com’è normale che sia visto il ruolo degli Stati Uniti, ricadute anche in Italia, non possiamo non esimerci dallo stigmatizzare questo comportamento insolente che oltretutto non è nemmeno il primo.
Ci chiediamo come reagiranno gli Italo-Americani a quest’uscita, probabilmente ci saranno i vecchi conservatori che annuiranno soddisfatti ma ci piace pensare che gli Americani privi di buon senso siano una minoranza.
pic author: DonkeyHotey